Incontro Celva – Uncem, al centro nuove politiche per i territori alpini

I temi discussi sono stati l’ipotesi di una fiscalità di montagna agevolata e la necessità di una rinnovata attenzione verso le aree interne. il Celva valuta un’adesione formale all’Unione dei Comuni montani per avere maggior forza ai tavoli nazionali.
L'assemblea dei sindaci del Celva
Politica

Un confronto su quanto significhi amministrare piccole comunità di montagna, per rinsaldare le relazioni istituzionali e ipotizzare nuove modalità di collaborazione tra territori alpini. Questi gli obiettivi comuni che si sono prefissi il presidente del Celva, Franco Manes, e quello dell’Uncem – l’Unione Nazionale Comuni, Comunità e ed Enti Montani – Marco Bussone, in un incontro lunedì 17 settembre nella sede del Consorzio ad Aosta, in piazza Narbonne.

I temi discussi in riunione sono stati l’ipotesi di una fiscalità di montagna agevolata nonché la necessità di una rinnovata attenzione verso le aree interne. Inoltre, in vista degli “Stati Generali della Montagna” previsti per martedì 16 ottobre al Dipartimento degli Affari Regionali e le Autonomie a Roma, il Celva valuterà un’adesione formale all’Unione dei Comuni montani, con l’obiettivo di una partecipazione rafforzata ai tavoli nazionali e transfrontalieri sulla montagna.

La ratio dell’operazione la spiega Franco Manes: “Le aree montane stanno vivendo un importante momento di cambiamento sociale ed economico, e in questa partita gli enti locali devono poter giocare un ruolo centrale, come soggetto che programma e costruire politiche di sviluppo. Per questo motivo è indispensabile allargare, in logica transregionale e transfrontaliera, le collaborazioni e le relazioni con soggetti affini”.

A Manes fa eco Marco Bussone: “Il Celva è una realtà importante per il territorio e per gli enti che rappresenta – ha spiegato – e per i quali svolge preziosi servizi. Ritengo utile e prestigiosa una collaborazione con Uncem, sui temi legati alle politiche per le aree montane in vista in particolare della nuova programmazione europea 2021-2027 e delle iniziative nazionali per la crescita inclusiva delle zone alpine, a partire dagli Stati generali della montagna e tutte le altre iniziative utili per garantire servizi e sviluppo sociale ed economico alle aree interne del Paese”

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