La Lega presenta il ticket “Togni-Giordano”: “Un programma innovativo, con l’esperienza per applicarlo”

Togni: "Sono un cittadino che ha voglia di riscatto e mi sono messo in gioco, e la Lega è partito più autentico, la voce più sincera e che ha dimostrato che le cose si possono e si devono cambiare”.
Il candidato Sindaco della Lega Sergio Togni ed il Vice Bruno Giordano
Politica

La “voce” era cominciata a girare negli scorsi giorni, ora è ufficiale. Presentato questa sera all’Hostellierie du Cheval Blanc, il candidato Vicesindaco per il Capoluogo è Bruno Giordano.

Ex Primo cittadino di Aosta dal 2010 al 2015, Giordano entrò in Consiglio comunale – dopo la militanza di lungo corso nel Psi – nel 2005, da indipendente nelle fila dell’Union Valdôtaine, consiliatura durante la quale ha ricoperto anche il ruolo di Assessore cittadino al Commercio e Turismo.

Rimasto fermo ai box nel 2015 – quando parte della coalizione che lo sosteneva scelse Centoz, spostando il suo baricentro dal centrodestra al centrosinistra -, l’ex Sindaco ha tentato anche, nel 2018, la corsa alle Regionali sempre in quota Uv, raccogliendo 521 preferenze.

Ora è tempo di una nuova sfida, come spiega lui stesso: “Ringrazio la Lega per l’atto di grande coraggio nel proporre il sottoscritto che è tutto meno che nuovo, e anzi hanno deciso di puntare sull’‘usato sicuro’. Io non devo dimostrare più niente: ho fatto il Sindaco, l’Assessore ed il Presidente dei Sindaci. Il programma parla di molte cose, dal rafforzamento dello Sportello unico del cittadino e delle imprese ed il rifinanziamento della Legge Aosta Capitale che vale 3 milioni di euro ma che necessita di un rapporto sinergico con l’Amministrazione regionale che in questi anni non mi è stato dato di vedere”.

Non manca, infatti, la “stoccata politica”: “Per marcare la differenza con la vecchia Amministrazione di Aosta – prosegue Giordano – si è voluto puntare su un ‘Bando periferie’ e non ‘Aosta Capitale’, ovvero finanziamenti certi che, mancando, rendono difficile chiudere un Bilancio. Dovessimo trovarci a governare nel prossimo quinquennio non siamo in grado di dire, a livello di casse del Comune, cosa ci verrà lasciato. La domanda principe è perché ho detto? Perché questo è l’unico programma che ha una forza politica alle spalle, che è propositivo, che si può coordinare con l’Amministrazione regionale, che non attacca nessuno. Il Consiglio comunale ha chiuso battenti a fine luglio con due forze politiche all’opposizione che hanno dato battaglia fino all’ultimo secondo. Ora dovrei credere che il 21 settembre andranno d’accordo perché hanno cambiato i soggetti? Perché al posto di ’99 + 1’ c’è Nuti e Borre a posto di Marcoz? Dal giorno dopo si partirà con la solita contrattazione, con ilche cosa c’è per me’ che qui non ho trovato”.

Giordano si candida dunque al fianco di Sergio Togni, già presidente dell’Ordine regionale degli Architetti, che spiega la sua idea dell’Aosta che punta ad amministrare, fusciacca indosso: “Gli ultimi cinque anni – spiega -, sono stati difficili e non sono stati un buon esempio. La città non si è riscattata, si sono interrotti una serie di progetti cominciati dal Sindaco precedente. Io sono un cittadino che ha voglia di riscatto e mi sono messo in gioco, e la Lega è partito più autentico, la voce più sincera e che ha dimostrato che le cose si possono e si devono cambiare”.

Riguardo il programma, che verrà presentato più avanti, Togni spiega: “Il programma, innovativo e di grande completezza, è stato scritto da me, senza subire scelte da altri. Oggi Aosta ha bisogno meno di grandi opere calate dall’alto, e che schiacciano i quartieri, e più di lavori a misura di cittadino. Tolto il ‘salotto buono’ ci sono grandi parti come corso Lancieri, che non è finito, il ‘Mirroir’, l’Area Megalitica che non hanno bisogno di muri. Devono arrivare progetti col verde e non con i muri”.

E sul suo partner di corsa a piazza Chanoux aggiunge: “Per raggiungere i nostri obiettivi eravamo obbligati ad avere una persona di grande competenza e che nei suoi anni a Palazzo Municipale ha dimostrato di non essere mai andato sotto con il Bilancio, che non è mai stato chiamato una volta in via Ollietti. Ho pensato che Bruno potesse essere il miglior Vice e i miei colleghi i migliori compagni di squadra”.

Esperienza che è la chiave di lettura della candidatura Giordano, ma non solo: “Abbiamo cercato persone che siano assolutamente autorevoli, e rappresentassero qualcosa di nuovo per la Valle e per l’Amministrazione aostana – spiega la Segretaria del “Carroccio” Marialice Boldi -. Qualcuno potrà dire che Giordano non è il nuovo, invece non è vero. È una persona che rappresenta in ogni caso runa ottura con l’Amministrazione precedente e che sicuramente, data l’esperienza e le competenze che ha dimostrato, saprà sicuramente interpretare al meglio le necessità della città”.

Nicoletta Spelgatti, consigliera regionale, aggiunge: “Ringrazio Sergio perché gli sto alle calcagna da tanti mesi, ma è sempre molto proiettato sulla sua carriera di architetto. Rinunciare a questa scelta di vita per mettersi in gioco per la propria città e comunità è per noi una grandissima gratificazione. E grazie a Bruno. La nostra lista è fatta di grande competenza in settori diversi, e come al solito tutte persone della società civile. La differenza tra noi e una lista civica è che noi siamo uniti da una grande identità e da una visione del mondo comune. Abbiamo apprezzato suo lavoro come Sindaco e riteniamo, essendo concreti e volendo governare bene, che servirà anche a trasformare le nostre idee in realtà perché conosce molto bene la macchina amministrativa”.

Chiude il cerchio del “ticket” Paolo Sammaritani: “Si vede che appena entri in questa grande famiglia della Lega c’è qualcosa di diverso e che si lavora davvero per il bene ed il cambiamento. Abbiamo una sensibilità per il bello della città e l’esperienza di un amministratore che conosce molto bene la macchina. Non pensiamo di fare rivoluzioni ma grandi cambiamenti mettendo assieme queste componenti imprescindibili, che per noi sono un punto d’arrivo ma anche di partenza”.

La chiusa di Giordano, come spesso gli è successo in passato, è ficcante: “Questo è un progetto che vale per vent’anni, è un Piano strategico ma che a differenza dell’altro non è stato pagato. Il Piano strategico è stato voluto dal Sindaco di Rhêmes che ha dato un incarico all’ex Sindaco di Rhêmes”.

La presentazione del ticket della Lega su Aosta Togni Giordano
La presentazione del “ticket” Togni-Giordano della Lega su Aosta

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