La “Porta Sud” di Aosta infiamma il Consiglio comunale, due ore di “muro contro muro” tra le parti

“Una vicenda che lascia l’odore di bruciato" attaccava Loris Sartore, Gruppo misto. A nulla sono valse le spiegazioni della giunta, che non hanno convinto la minoranza.
Il Consiglio comunale di Aosta
Politica

Due ore piene di discussione, un “muro contro muro” senza nessun arretramento, e fondamentalmente ognuno ne esce con le proprie idee. Le stesse che aveva all’inizio.

 

La questione “Porta Sud” di Aosta scalda un Consiglio comunale di Aosta già torrido nelle temperature estive. Ieri l’altro il MoVimento 5 stelle accusava il Comune di Aosta di scarsa trasparenza – ricevendo la risposta piccata dal Sindaco Centoz via Facebook – oggi è il resto dell’opposizione (Mistodi minoranza, Lega, Altra VdA) a battere il colpo.

“Una vicenda che lascia l’odore di bruciato – attacca Loris Sartore, misto -, ci sono troppe coincidenze per credere alle ‘palle’ che ci sono state raccontate. Credendo alle parole del Sindaco abbiamo ritirato la mozione allo scorso Consiglio. Non ci stiamo a farci prendere per i fondelli, e neanche gli operatori economici e commerciali di Aosta, che scoprono dai giornali che verrà aperto un centro commerciale e un albergo. Chi mente a cittadini non merita di esserne il rappresentante”.

“Casus belli” un incontro tra giunta comunale e rappresentanti del Gruppo AccorHotels. “Nessun progetto” diceva il Sindaco. L’opposizione, semplicemente, non ci crede e cita articoli di giornali e dichiarazioni – nella fattispecie dell’architetto Gualla, incaricato da Pila SpA di fare uno studio sul parcheggio della telecabina Aosta-Pila – che provano, a loro dire, come dietro ci sia un altro disegno.

“Nell’ottobre 2016 abbiamo chiesto un incontro con la Cidac, Aps, VdA Structure e Pila Spa – ribatte la Vicesindaca Antonella Marcoz -, sapevamo che nell’arco di un anno la Regione ci avrebbe consegnato il parcheggio pluripiano. Incontri per chiarire con i proprietari dei parcheggi limitrofi come risolvere il problema: con tutti quei posti liberi attorno il pluripiano non si sarebbe mai riempito. In un incontro c’era anche la Regione, perché c’è un accordo di programma che prevedeva la costruzione del nuovo Palazzo regionale. Su quell’area nessuno può fare nulla”.

Il Sindaco Fulvio Centoz prosegue nel solco della collega: “Quando Pila SpA ha incaricato un professionista per la riqualificazione dell’area di parcheggio, lo studio sostanzialmente prevede l’illuminazione e la delimitazione area, perché non sia utilizzato da tutti e abbia un aspetto più appetibile rispetto ad oggi. È anche nostra esigenza: mettere ordine in quell’area. La proprietà peraltro è ancora di VdA Structure. Qui si sono sommati altri ragionamenti fatti da soggetti terzi e arriviamo ad AccorHotels e Ibis: non è stato il Comune a cercarli, noi ragioniamo di parcheggi e continuiamo a farlo. Ci sono degli investitori che ci sono stati segnalati dall’Adava con i quali abbiamo chiacchierato, l’ho detto anche lo scorso Consiglio”.

“Il mese scorso abbiamo ascoltato due ore di panzane, oggi un’ora – attacca Étienne Andrione -. L’accordo con la regione del 2011 variava la posizione del parcheggio ma non toglieva la costruzione del nuovo Palazzo regionale. Regione, Pila SpA, VdA Structure e Comune: pare che ognuno agisca per i fatti suoi travalicando le competenze altrui”.

Cerca di chiudere il discorso l’Assessore all’Urbanistica Delio Donzel: “Quando abbiamo incaricato lo Studio Mellano, l’esigenza è nata proprio dalla confusione che c’è su quell’area dove c’erano imprenditori che inventavano progetti che non contano niente. Noi siamo tenuti ad ascoltare tutti ma ci sono delle regole: l’accordo di programma con la Regione ed il Piano regolatore. Tutto ciò che verrà fatto, poi, dovrà passare all’interno di questo Consiglio comunale, anche se si volesse mettere un chiosco per vendere i giornali. Le esigenze, dal 2011, quando si pensava di costruire il nuovo Palazzo regionale, sono mutate eccome. Non è il Far West, dove il primo che arriva costruisce il saloon”.

La votazione – la mozione chiedeva al Sindaco e al Vice di dimettersi – è stata bocciata ma porta con sé una piccola sorpresa. Ai nove voti a favore dell’opposizione unita, e ai 15 della maggioranza, si aggiungono però tre astensioni: quelle di Luca Zuccolotto e Vincenzo Caminiti, del Misto di maggioranza, e quella dell’unionista Cristina Galassi.

Dopo due ore, però, nelle quali le domande, ma soprattutto le accuse, sono state tante la risposta che manca è una sola e per la quale, forse, sarà necessario attendere il Piano strategico in via di redazione: cosa si farà nell’area della cosiddetta “Porta Sud” di Aosta?

 

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