Lupo, inizia l’esame del Dl in Commissione

Dai dati forniti oggi in commissione sono quattro i branchi stanziali e alcuni esemplari solitari, presenti in Valle d'Aosta, per un totale di circa 40 lupi.
lupo a Saint-Rhémy-en-Bosses
Politica

Muove i primi passi in Commissione il disegno di legge sul lupo. Questa mattina la III Commissione ha audito l’Assessore all’ambiente Albert Chatrian.

“L’audizione ha consentito di avere un quadro della situazione basato su dati scientifici – si è appurato che vi sono quattro branchi stanziali e alcuni esemplari solitari, per un totale di circa 40 lupi – oltre che di avere contezza di tutte le iniziative preventive messe in atto in questi anni per permettere la convivenza tra le attività zootecniche e la presenza del lupo, tutelando sia il nostro modello di allevamento del bestiame sia la biodiversità del nostro territorio – spiega il Presidente della terza Commissione, Alessandro Nogara, relatore del provvedimento -. Un problema reale è dovuto anche alla presenza sul territorio di cani vaganti che, a loro volta, provocano danni sia agli animali selvatici che al bestiame domestico. Abbiamo potuto apprezzare il grande lavoro che il Corpo forestale valdostano, congiuntamente ai tecnici dell’Assessorato, sta portando avanti in questo ambito.”

Il Dl autorizza, subordinatamente al parere preventivo dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), le misure di prevenzione e di intervento connesse alla gestione della presenza del lupo nel territorio regionale, potendone autorizzare il prelievo, la cattura e l’eventuale uccisione.

La commissione ha deliberato di procedere con una serie di audizioni delle associazioni coinvolte da questa tematica.

La Lega Vda chiede di fare chiarezza sui numeri

“Dalle audizioni effettuate nel corso della riunione, sono emersi dati sconcertanti.  – sottolinea in una nota il Movimento – I tecnici regionali hanno infatti ammesso che gli esemplari di lupo presenti nella nostra Regione potrebbero essere ben 60 e che il lupo è il responsabile di circa il 75% degli attacchi al bestiame. I restanti attacchi sarebbero invece da attribuirsi a cani domestici che si aggirano nei pascoli di notte”.

Per il Carroccio “quanto emerso nella seduta della III Commissione di questa mattina contrasta nettamente con quanto dichiarato pochi mesi fa in pubblico dagli stessi tecnici. Il tecnico della Struttura Flora e fauna Christian Chioso aveva infatti dichiarato che erano circa 32 i lupi sparsi su tutto il territorio regionale e che la maggiora parte degli attacchi fossero opera di cani inselvatichiti”.

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