Patto di stabilità a rischio: Aosta prepara una manovra di rientro

Lo sforamento ammonterebbe intorno ai 3 milioni di euro, su un bilancio di circa 79 milioni. Sul tavolo di Baccega diverse ipotesi: una sforbiciata del 12% sulle nuove spese, la dilazione dei pagamenti sui rifornimenti e lo sblocco di fondi regionali.
Municipio di Aosta
Politica

Sono tempi duri per gli enti locali, tempi di risorse che scarseggiano e Aosta non sembra esserne esente. Il capoluogo, infatti, rischia di sforare il patto di stabilità di 3 milioni di euro: forse qualcosa di più, se non fosse per l’avanzo di amministrazione del bilancio degli anni precedenti. "Forse, invece, sarà qualcosa di meno – commenta cauto l’assessore alle Finanze Mauro Baccega – gli uffici tecnici stanno ancora lavorando e finchè non conosceremo con certezza le entrate non possiamo capire a quanto possa ammontare lo sforamento, se di questo si tratta".

In ogni caso la Giunta comunale è pronta a varare dei provvedimenti per tenere sotto controllo la spesa. Le prime ipotesi che circolano sarebbero quelle di sbloccare alcuni fondi regionali, come il milione e mezzo di euro previsto dalla legge Aosta Capitale e un ulteriore milione e 300 mila euro per la progettazione del prolungamento di via Giorgio Elter, ad est della caserma Battisti: "Decideremo cosa fare assieme alla Regione – afferma Baccega – così come abbiamo fatto negli ultimi anni".

Per trovare altre risorse, poi, l’assessore indica la possibilità di "ritardare i pagamenti dei rifornimenti, da trenta a sessanta giorni, negli ultimi due mesi dell’anno". Infine, resterebbero da tagliare le nuove spese: "Andremo a vedere in ogni settore cosa ridurre e in che percentuale, cercando però di non coinvolgere il sociale". Se comunque la si immaginasse lineare, la sforbiciata prevista sarebbe del 12% per assessorato, sempre per gli ultimi due mesi.

Sulla questione si farà definitivamente chiarezza alla fine di questo mese, quando è prevista la verifica degli equilibri di bilancio: "Siamo in una situazione in cui si va avanti con lo ‘spannometro’ – commenta Baccega – i provvedimenti del governo cambiano di mese in mese e ci troviamo a dover rispettare un patto di stabilità nazionale, più stretto di quello regionale". "Noi abbiamo approvato il nostro bilancio a dicembre del 2011 – conclude – ma molti comuni italiani lo stanno facendo solo ora e una circolare ministeriale ha dovuto spostare al 30 ottobre il termine ultimo". 

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte