Piano del traffico urbano e verde pubblico di Aosta, “scintille” social tra il Sindaco Nuti e Girardini
Mentre il Consiglio comunale di Aosta ricarica le batterie, la pausa di agosto prepara il terreno per un’assemblea, a fine settembre, che si preannuncia rovente.
Casus belli, non è certo una novità, il Pgtu di Aosta, quel Piano generale del traffico urbano approvato in Giunta agli inizi di luglio e che tante polemiche e divisioni sta sollevando, da oltre un mese a questa parte. Ma non mancano, sul tavolo, anche i vari problemi che il Comune sta avendo nella gestione del verde pubblico.
Nel mezzo, antiche ruggini di una campagna elettorale, giusto un anno fa, ancora non completamente smaltite, culminate in un ballottaggio senza esclusione di colpi e che ora riaffiorano ad ogni piè sospinto. Storia – si direbbe, a ragione – di un feeling mai nato.
Come spesso avviene, la proverbiale miccia viene accesa sui social, dove il Sindaco di Aosta Gianni Nuti – in un lungo post su Facebook, corredato da screenshot assortiti – risponde duramente alle critiche avanzate da Giovanni Girardini, consigliere di opposizione in quota Rinascimento VdA e “antico” rivale nella corsa alla fusciacca del Capoluogo dello scorso anno.
Nuti scrive, partendo dal verde: “Agli insulti personali bisogna rispondere, perché il letame non si depositi troppo a lungo sulle vite delle persone. Rispetto alla scarica di post e commenti dedicatimi il 4 settembre dal consigliere Girardini e dai suoi candidati e sodali, telegraficamente: chi copre un ruolo come il mio ha il dovere di assumersi le responsabilità dell’intera amministrazione di ieri e di oggi, mai pensato di scaricare barili, l’eredità difficile sul verde è determinata dalla passata (e in parte presente) scarsità di soldi a disposizione, non dalla cattiva volontà di qualcuno, men che meno dal mio predecessore”.
Un’eredità, aggiunge Nuti, che “significa che debiti e crediti sono in carico a noi e per questo mi sono scusato con i cittadini, sebbene la situazione già il giorno dopo sia migliorata e in questi mesi si sia intervenuti su aree trascurate da anni che nessuno ha apprezzato pubblicamente”.
Sindaco che, in seguito ribatte alle accuse di “arroganza” lanciategli da Girardini dopo la decisione – durante l’incontro con le categorie – di tirare dritto sul Pgtu: “Riceviamo proposte, cerchiamo di migliorare il documento in ogni sua parte, poi del prodotto finale la mia giunta e il sottoscritto si assumerà la piena responsabilità, sapendo che non si potrà mai accontentare tutti. Cosa ben diversa dall’esprimere arroganza: questo è ciò che deve fare la democrazia rappresentativa”.
Non solo: “Ancora: capzioso e volgare farmi dire (falsamente) che unisco l’imprenditoria all’arroganza – aggiunge Nuti –, per mettermi contro una specifica categoria di elettori. Ho più volte dichiarato che considero l’impresa un indispensabile strumento di benessere sociale diffuso e non solo una portatrice di profitto, credo nella cooperazione pubblico privato per cambiare il volto della città e penso sia giusto promuovere occasioni di sviluppo nel rispetto della libera concorrenza per la crescita del bene comune. L’importante è non confondere il bene pubblico con il proprio”.
La risposta di Girardini
La replica di Girardini – anch’essa non certo in “punta di fioretto” – non si è fatta attendere: in risposta al post del Sindaco prima, e in un video in seguito.
“Io mi diverto nel vederla incapace di gestire questa città – scrive il consigliere di Rinascimento – , anche se sono preoccupato per i danni che fa, alcuni irreparabili. Continui pure a crogiolarsi nella sua presunzione, io la guardo farsi del male da solo e lascio giudicare i cittadini”.
Nel video pubblicato su Facebook, meno “a caldo”, i toni si fanno più rilassati, ma non certo più concilianti: “Ribadisco il mio sconcerto rispetto all’atteggiamento di ‘scaricabarile’ del Sindaco – spiega infatti Girardini –. Tutte le volte scarica le responsabilità sulle precedenti consiliature, ma è sostenuto dalle stesse forze politiche che sostenevano il signor Centoz e la signora Marcoz. Questa cosa diventa persino ridicola: tutto d’un tratto le cose negative di questa città sono da riferirsi agli altri”.
Questioni che, aggiunge, diventano “veramente inaccettabili dopo quasi un anno di consiliatura. Se è vero che ci sono questioni che si estendono nel tempo, per anni, è anche vero che altre cose si risolvono e si devono risolvere in fretta”.
Ribadendo il suo specifico dovere – anche da Presidente della Commissione Controllo e garanzia – “di vedere cosa il Sindaco fa o meno rispetto a quanto ha promesso in campagna elettorale e agli impegni che si è preso”, entrando a gamba tesa sulla gestione del verde, la chiusa è invece tutta dedicata al Pgtu della discordia.
“Non si può rispondere dicendo ‘se non vi va bene ve ne farete una ragione’ – conclude Girardini –, non mi sembra il trionfo del dialogo e dell’apertura. Bisogna cambiare registro e tono, perché ci sono tante categorie non contente di questo Piano della viabilità, anche se tutti siamo d’accordo nel volere una città futura diversa da quella di oggi”.