Segreteria Pd: Sandri presenta la sua mozione, la sfida è con Timpano ed il ticket Donzel-Tonino

Sandri chiama a raccolta i renziani che hanno votato alle primarie dem del 30 aprile, e i sostenitori del "Sì" al referendum di dicembre 2016. A contendersi la guida del Pd ci saranno anche Sara Timpano ed il tamdem Raimondo Donzel - Luca Tonino.
Il candidato alla Segreteria del Pd VdA Giovanni Sandri con, da sinistra Rosanna Pesa e Anita Mombelloni
Politica

Si chiama “Avanti anche in Valle d'Aosta”, ed è la mozione che candida ufficialmente Giovanni Sandri alla guida del Partito Democratico Valle d'Aosta in qualità di Segretario, alle primarie del prossimo 19 novembre.

Sandri, ex Segretario della Gauche Valdôtaine e già consigliere regionale, spiega la sua candidatura in diversi punti programmatici, la linfa della sua mozione: “Il Partito è andato affievolendosi, il rapporto con gli elettori si è indebolito e dal 2007 non sono più state fatte le primarie regionali. Questo vuole essere un momento continuativo con primarie di aprile che hanno visto la vittoria di Renzi, alla ricerca di un rapporto con gli con elettori che garantisce che la nostra linea politica è valida, gli elettori sono stati chiarissimi.”

La matrice, quindi, è quella “renziana”, e Sandri chiama al voto proprio tutta l'area Pd che fa riferimento all'ex premier: “Amiamo molto la linea politica tracciata da Renzi – spiega la militante Rosanna Pesa – ed il suo modo di porsi nei confronti dell'Italia e del riformismo. Per questo appoggiamo e presentiamo la candidatura di Giovanni Sandri, che si ritrova in questa linea”. Non senza una vis polemica nei confronti della Segretaria uscente Irene Deval: “Anche in Valle la mozione Renzi aveva ottenuto la maggioranza – prosegue Pesa – sfiorando quasi il 70% alle primarie. Ci aspettavamo un cambiamento, non c'è l'obbligo di dimissioni del Segretario ma c'è una prassi consolidata e di buon senso. Il nostro è stato l'unico Segretario a dichiararsi per la mozione Orlando, sarebbe stato corretto farsi da parte e dare le dimissioni per avviare immediatamente il Congresso regionale”.

In appoggio a Sandri anche Anita Mombelloni, delegata Pd all'Assemblea nazionale: “Non può continuare – spiega – la lenta agonia organizzativa e le fumose discussioni della politica regionale. Serve un modello di crescita che abbandoni l'assistenzialismo e che punti su sicurezza, lavoro, solidarietà, semplificazione ed innovazione. L'appello lo facciamo a chi ha votato 'Sì' al referendum di dicembre e al popolo del 30 aprile che ha votato al 70% la mozione Renzi, per proporre in Valle quella forza politica che in Italia è l'unico baluardo contro populismi del MoVimento 5 Stelle e dei partiti vicini alla Lega Nord ed il Centrodestra”.

“Una classe politica, quasi intera – chiude Sandri –, ha perso la percezione che la Valle ha bisogno di un cambiamento ed un periodo di riforme radicali utilizzando il buon senso e l'attenzione alle persone più deboli. La crisi è forte, pesante e interessa strati vasti di popolazione. Serve dare gambe alla produttività, un buon funzionamento delle strutture pubbliche e l'innovazione sono l'unica strada. La mia candidatura va in questa direzione”.

Una corsa alla Segreteria a tre, anzi a quattro

Mentre Sandri presentava la sua mozione si chiudeva ufficialmente il termine per raccogliere le candidature a Segretario del Pd regionale. A contendersi la guida dem ci saranno Sara Timpano, ex coordinatrice dei Giovani democratici e l'ex assessore regionale – già a capo del Pd – Raimondo Donzel che si presenta in “ticket” per la carica di Segretario assieme a Luca Tonino, candidato al ruolo di vice.

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