Vendita di cibo da asporto, firmata l’ordinanza con le disposizioni regionali

Dopo l'apertura arrivata ieri sera da parte del premier Conte, il Presidente della Regione Testolin ha firmato oggi l'ordinanza che disciplina il "take away" in Valle. Privilegiate le prenotazioni online, mentre è vietato consumare nei locali o al loro esterno.
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Politica

Dopo l’apertura – annunciata ieri sera dal nuovo Dpcm – arrivata da Roma per l’attività di “take away”, Il Presidente della Regione Renzo Testolin ha firmato nel pomeriggio di oggi, lunedì 27 aprile, l’ordinanza che stabilisce le disposizioni per la vendita di cibo da asporto.

In una nota la Regione spiega che la vendita di cibo da asporto sarà consentita anche negli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e da parte degli imprenditori artigiani e industriali in possesso di idonea registrazione sanitaria.

Nel dettaglio, la vendita sarà permessa nel rispetto delle seguenti misure:

  • la vendita per asporto è effettuata previa ordinazione on-line o telefonica;
  • gli ingressi per il ritiro dei prodotti ordinati avvengono su appuntamento, dilazionati nel tempo allo scopo di evitare assembramenti all’esterno;
  • nel caso di una pluralità di avventori in attesa all’esterno, deve essere rispettato il distanziamento di almeno un metro, con uso da parte degli stessi di guanti e mascherina o altro mezzo protettivo idoneo che garantisca la copertura di naso e bocca;
  • all’interno del locale è consentita la presenza di un cliente alla volta munito di guanti e mascherina o altro mezzo protettivo idoneo che garantisca la copertura di naso e bocca con uno stazionamento per il tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento della merce;
  • nei locali o parti di locali destinati alla vendita i gestori indossano guanti e mascherine e mettono a disposizione dei clienti gel igienizzante, posto in luogo ben visibile;
  • è da privilegiare, in ogni caso, la consegna a domicilio dei prodotti, previa prenotazione telefonica o on line.

L’ordinanza vieta ogni forma di consumo del cibo all’interno dei locali e all’esterno in prossimità dei medesimi.

“Nel prioritario rispetto delle regole volte alla tutela della salute – commenta Testolin – questo è un piccolo passo verso la graduale ripresa delle attività”.

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