L’Assessore Barmasse risponde allo Spi Cgil: “Avviati i lavori per il Piano per la salute e il benessere sociale”

L'Assessore alla Sanità ha replicato all'indagine redatta dall'istituto Ires Morosini per conto di Spi Cgil, spiegando di aver, sin dal suo insediamento, avviato "i lavori per la predisposizione di questo importante documento che manca dal 2013 nella nostra Regione”.
L'Assessore alla sanità, salute e politiche sociali Roberto Barmasse
Sanità

Ringraziare è questione di galateo. E l’Assessore alla Sanità Roberto Barmasse non si esime dal farlo nei confronti dello Spiil Sindacato Pensionati Italiani della Cgil – “per l’attenzione che da sempre riserva alle analisi sullo stato di salute dei valdostani e sul servizio sanitario regionale”, spiegando poi come “le criticità poste in luce dall’analisi dell’Istituto Ires siano in realtà note da tempo”.

Ringrazia, ma tiene a farealcune precisazioni” che “sono tuttavia doverose rispetto ai servizi attualmente erogati sul nostro territorio”.

“Rispetto per esempio alla presenza di strutture residenziali e posti letto dedicati agli anziani nella nostra regione – spiega Barmasse –, i dati ci collocano ampiamente in testa alla media nazionale oltre che al di sopra degli standard europei (73,5 posti letto ogni 1000 abitanti al di sopra dei 75 anni)”.

Non solo: “Se da un lato l’attuale emergenza ha evidenziato la necessità di potenziare i servizi sul territorio, non si può dimenticare quanto già esistente: una RSA/UAP, due strutture residenziali per malati di Alzheimer, quattro poliambulatori, venti consultori, sei centri traumatologici, dodici strutture residenziali per malati psichiatrici”.

“Può apparire ridondante, ma è bene ricordare anche che, rispetto al dato della spesa sanitaria pro-capite, quella valdostana è tra le più elevate d’Italia – continua l’Assessore – in ragione dei costi aggiuntivi necessari a garantire servizi in una regione montuosa con numerosi comuni ubicati in vallate laterali e difficilmente accessibili (pensiamo ad esempio all’eccellente servizio di elisoccorso), oltre che ad erogare LEA aggiuntivi regionali che costano oltre un milione di euro l’anno”.

In chiaro, aggiunge: “L’emergenza pandemica sicuramente ha reso più evidenti le criticità esistenti nell’ambito del nostro sistema sanitario e reso più urgenti le strategie da porre in essere” ma “proprio in conseguenza di ciò e, soprattutto, per sopperire alla mancanza di un Piano regionale per la salute e il benessere sociale, unico documento di programmazione regionale che consente una visione strategica e pluriennale in materia di sanità e salute” l’Assessore spiega di aver “avviato, sin dall’inizio del suo mandato, i lavori per la predisposizione di questo importante documento che manca dal 2013 nella nostra Regione”.

Da alcune settimane è stata avviata la fase di presentazione della prima bozza del documento di Piano agli addetti ai lavori e condiviso i principi e gli assunti di base. Piano che intende convertire le criticità emerse in fase pandemica in linee di sviluppo per il servizio sanitario regionale, che proseguirà l’iter di condivisione e di programmazione partecipata aprendosi ad un pubblico più ampio.

“Confidiamo che, in fase di successiva apertura del documento ai soggetti preposti, secondo la metodologia di predisposizione del Piano approvata, il contributo dello Spi Cgil, al pari di quello di numerosi altri soggetti interessati dalle scelte strategiche in esso contenute, possa concorrere fattivamente alla costruzione condivisa di quella stessa visione strategica che tutti noi intendiamo garantire ai valdostani”, conclude Barmasse.

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