La Lega si schiera a fianco degli Operatori Socio Sanitari sul riconoscimento dell’indennità sanitaria. “Nello scorso mese e mezzo abbiamo presentato ben 5 proposte differenti in Consiglio regionale per arrivare a quel risultato, tutte bocciate”, spiega la Lega. “A fronte di questi risultati, leggere che il diniego all’indennità è stato dato “dalla politica regionale” senza dire che la responsabilità è dell’attuale maggioranza, risulta fuorviante. La Lega quindi, nel dare ampia disponibilità a qualsiasi incontro che possa portare al risultato più volte auspicato, ovvero il riconoscimento dell’ indennità anche a figure fondamentali come gli Oss, chiede che sia la maggioranza regionale a spiegare i motivi per i quali motivo abbia più volte rifiutato le nostre richieste di estensione dell’indennità creando lavoratori di serie A e di serie B nel comparto sanitario”.
Per i sindacati “l’indennità di attrattività deve essere estesa a tutti gli Oss”
“Senza se e senza ma, l’indennità di attrattività deve essere estesa a tutte le operatrici e gli operatori socio-sanitari. Non possiamo rimanere fermi a guardare mentre vengono create disuguaglianze nel mondo del lavoro e, nel caso specifico, nel settore socio-sanitario”.
A scriverlo, in una nota, sono i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Savt che chiedono l’estensione della famosa “indennità di attrattività” e annunciano, per lunedì 8 gennaio, l’assemblea delle operatrici e degli operatori socio-sanitari degli ospedali “Parini” e Beauregard.
“Basta con questa politica delle discriminazioni tra lavoratrici e lavoratori – proseguono le parti sociali –. Basta con questa maniera di decidere delle vite professionali altrui, cercando di mettere lavoratrici e lavoratori della sanità gli uni contro gli altri. La politica regionale deve mettersi in testa che l’indennità di attrattività deve essere data a tutti gli operatori e operatrici socio-sanitari”.
“Non esiste che vengano escluse queste importantissime figure – si legge ancora in riferimento agli Oss –, che davanti a situazioni non sempre facili (vedi in primis la carenza di personale, che non fa altro che aumentare il carico di lavoro) vanno avanti lo stesso, portando a termine gli incarichi, sforzandosi anche di sorridere e cercando di trovare aspetti positivi, perché non ci si deve abbattere mai”.
Non solo: “Davanti alle ingiustizie non è accettabile fare finta di nulla e accettare passivamente. La questione è importante e deve essere assolutamente messa al centro della politica. Chiediamo un incontro urgente alla politica regionale perché si arrivi rapidamente a una soluzione, anche perché sulla questione, come organizzazioni sindacali, non indietreggeremo neanche di un millimetro. E se la politica regionale farà finta di nulla o cercherà sotterfugi per non affrontare la questione, siamo pronti ad azioni più incisive per far capire e soprattutto per ottenere giustizia”.
Nel frattempo, i sindacati hanno programmato nei prossimi giorni diverse assemblee nei luoghi di lavoro e sul territorio per informare operatrici e operatori socio-sanitari. “Su loro mandato – si legge ancora – si deciderà che azioni intraprendere, perché questo diniego da parte della politica regionale sulla questione della mancata indennità di attrattività non deve passare sotto silenzio. Alle lavoratrici e ai lavoratori vogliamo sottolineare con determinazione che saremo sempre al loro fianco perché i loro diritti non vengano calpestati in nessun modo”.
L’assemblea con gli Oss e con gli operatori tecnici – come detto – è invece prevista lunedì 8 gennaio, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17, al quarto piano dell’ospedale regionale.
5 risposte
Finalmente si parla di OSS! Nulla in contrario alla proposta di indennità di attrattività per lavoratrici e lavoratori dell’assistenza indispensabili e sottoposti a pesanti carichi di fatica e stress, tuttavia andrebbe contemporaneamente riconsiderato il percorso di qualificazione e creato in Valle d’Aosta un Albo professionale al quale restare iscritti se si frequentano obbligatoriamente corsi di aggiornamento per l’acquisizione di crediti formativi. E’ quindi l’occasione per ricordarsi della preparazione, oltre che della retribuzione, di quanti operano in ospedale, in strutture residenziali, presso il domicilio, anche come assistenti personali e badanti.
Se pensiamo che, a livello sindacale, in Valle d’Aosta esprimiamo dirigenti come Vilma Gaillard, Ramira Bizzotto, Claudio Albertinelli e Jean Dondeynaz… abbiamo veramente di che vergognarci.
Su questo dossier, le forze di opposizione in Consiglio Valle si sono già espresse a più riprese, ben prima dei sindacati, che su questo come su altri temi, si sono mossi a scoppio ritardato.
Evidentemente c’erano prima da festeggiare Natale e Capodanno.
Un consiglio: anziché criticare la politica regionale, che critichino il governo e la maggioranza regionale. Sempre che ne abbiano il coraggio. Perché è proprio quello che sembra mancare loro.
Le organizzazione sindacali, prima di puntare il dito contro la “politica regionale”, pensino a non strizzarle troppo l’occhio.
Perché se siamo nella situazione in cui siamo, molte responsabilità sono in capo anche ai sindacati di chez-nous, spesso e volentieri impegnati a guadagnarsi la benevolenza e l’approvazione del presidente o dell’assessore di turno anziché difendere realmente i diritti di tutti i lavoratori.
La commistione di ruoli del signor Jean Dondeynaz, segretario regionale della Cisl e allo stesso tempo presidente regionale del Coni, ne è l’esempio emblematico.
Sindacati, meditate e fate autocritica!
I sindacati che tentano di quadagnarsi la benevolenza del politico di turno?,Ma quando mai!!!😂😂😂