Ad Aosta un progetto per “restituire” il Reddito di cittadinanza con il lavoro

La Giunta comunale ha approvato una delibera che prevede un Accordo di collaborazione con il Consorzio Trait d’Union per l’attivazione dei progetti utili alla collettività. Il progetto “RiAttivAzioni” prevede attività in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni.
Piazza Chanoux, Aosta
Società

Un progetto, destinato ai percettori di Reddito di Cittadinanza che hanno avviato un percorso personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale, per realizzare i cosiddetti “Patto per il lavoro” e “Patto per l’inclusione sociale”.

Nella seduta di venerdì scorso, 18 febbraio, la Giunta comunale di Aosta ha infatti approvato una delibera che prevede un Accordo di collaborazione con il Consorzio Trait d’Union per l’attivazione dei progetti utili alla collettività.

I Puc – si legge in una nota da piazza Chanoux – costituiscono un’attività di restituzione sociale per chi riceve il Reddito di Cittadinanza e rappresentano un’occasione di inclusione e di crescita per i beneficiari e per la collettività, e si situano in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni.

Il Consorzio Trait d’Union è stato individuato dall’Amministrazione regionale che, in quanto ambito territoriale referente nei confronti del Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l’implementazione del Reddito di Cittadinanza, ha avviato una procedura a evidenza pubblica per l’individuazione di un soggetto del Terzo settore disponibile a co-progettare e a gestire in partnership le attività connesse all’attivazione dei Puc.

L’iter è poi sfociato nell’approvazione del progettoRiAttivAzioni” e nell’Accordo di collaborazione sottoscritto dai soggetti partner nello scorso mese di settembre.

Una volta definiti i Puc di interesse comunale, gli oneri diretti – copertura assicurativa, formazione sicurezza, fornitura dotazione e quant’altro necessario – per l’attivazione e la realizzazione dei progetti saranno finanziati dal Fondo Povertà, e saranno sostenuti e rimborsati al Consorzio dal Dipartimento politiche sociali dell’Assessorato regionale Sanità, salute e politiche sociali.

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