“Aosta da esplorare”, arriva una guida della città per i più piccoli
S’intitola “Aosta da esplorare. Guida culturale alla scoperta della città” e, in un centinaio di pagine, si prefigge di incuriosire i più piccoli – in particolare, i bimbi dell’età da scuola elementare – sulle bellezze del capoluogo regionale. Il volume, in libreria a maggio per i tipi di Babele Editore, è frutto di un’idea di Rossella Scalise, che ci ha lavorato con un team editoriale composto da Jean Louis Crestani e Valentina Borre (testi), Annie Caroline Roveyaz (illustrazioni), Jean-Claude Chincheré (fotografie) e Federico Salomone (grafica).
“Abbiamo deciso di raccontare tutto ciò che si poteva raccontare”, ha spiegato Valentina Borre oggi ai microfoni di Radio Proposta inBlu. “Siamo partiti dalla Croix Noire, dalla Scuola Militare Alpina, – ha aggiunto – fino alla biblioteca di viale Europa, toccando tutte le strade possibili”. La speranza degli autori, ovviamente, è che catturare l’attenzione dei piccoli provochi una ricaduta positiva sugli adulti.
“L’adulto guarda per terra. – ha continuato Borre, forte anche dell’esperienza da guida turistica – Invece, il bambino guarda in alto, col naso per aria. Riesce a riconoscere più dettagli, più curiosità, che l’adulto non è più abituato a guardare. L’abbiamo guardati anche noi, quando eravamo più piccolini, ma adesso la routine della giornata ce lo impedisce un po’. Prendiamo i bimbi, li incuriosiamo e speriamo che possano trasmettere tutto ciò agli adulti”.
Per rendere accattivante l’opera, oltre al “tocco giocoso, ludico” dato dall’illustratrice Roveyaz e alle fotografie di Chincheré, “ci sono dei giochini, dei quiz, delle ricette da fare in famiglia…”. Dolci come le Tegole, o la torta di San Grato. E se qualcuno non avesse mai sentito parlare della seconda, sappia che nel libro “raccontiamo della Cattedrale, del nostro Santo e di questa torta che, in realtà, si fa con le mele e andiamo anche verso l’envers…”, ma l’autrice di parte dei testi non ha svelato oltre.
Al di là del pubblico per cui nasce, comunque, alcuni luoghi raccontati nell’opera non suoneranno familiari nemmeno ai più grandi. Ad esempio, “Aosta da esplorare” racconta della piazza Chanoux, dove una volta c’era l’Hôtel Couronne/De la Poste, dove si scambiavano le diligenze che provenivano da Ivrea. “Un po’ – ha aggiunto con un sorriso Borre – dove era la casa del gatto Libro, che abbiamo inserito nella nostra guida”.
Il progetto vede il supporto dell’amministrazione comunale, che distribuirà il volume agli alunni dell’ultimo triennio delle primarie di primo grado delle istituzioni cittadine. Per l’assessore Samuele Tedesco, la guida rappresenta “un ulteriore tassello per l’individuazione di percorsi artistico–culturali atti a promuovere la conoscenza della città presso i suoi abitanti così come i turisti”.
Un concetto che Valentina Borre esemplifica con un invito: “Il Teatro Romano, uno ci sbatte la faccia davanti. L’Arco d’Augusto idem, ma chi va a vedere la facciata del Seminario maggiore appena restaurata, che è una chicca nel centro? Alzate gli occhi, come fanno i bambini”. Magari dopo averlo fatto terra, anche dalle pagine del volume.