Chiusura del Centro diurno al JB Festaz, una storia di un anno fa

I sindacati, ieri, denuncivano la chiusura del Centro diurno della micro aostana. Ma dai lidi comunali arriva una risposta: "La fine della convenzione è stata annunciata un anno fa". Il motivo? L'apertura dell'ex hotel Bellevue.
Società

L’allarme è stato lanciato ieri dai sindacati che “hanno appreso” ieri, lunedì 3 dicembre, della “volontà del Comune di Aosta di non rinnovare la convenzione del servizio diurno con la Casa di Riposo J. B. Festaz, a partire dal 14 dicembre prossimo”.

Decisione che le sigle sociali dei Pensionati e del Settore Pubblico di Cgil, Cisl, Savt e Uil definiscono in una nota “un atto grave che potrà avere pesanti conseguenze sulle persone che usufruiscono di tale servizio”.

Da qui la richiesta di un incontro urgente con il Sindaco di Aosta e l’Assessore alle Politiche sociali Girasole “per esaminare e discutere le problematiche riguardanti gli utenti del servizio e le ricadute sul personale della casa di riposo che non possono prescindere da un confronto preventivo tra le parti”.

La fine della convenzione, una storia del 2017

Una reazione che ha stupito lo stesso Assessore Luca Girasole, ed il motivo è presto detto: la convenzione, appena prima del Natale 2017, era stata rinnovata per soli sei mesi, dal 1° gennaio al 30 giugno 2018. Fino a quando, cioè, sarebbe stato inaugurato – cosa poi effettivamente avvenuta il 28 giugno – l’ex Bellevue in Regione Saraillon.

Che oltre ad essere una microcomunità è, appunto, un centro diurno (lì sono confluiti, in estate, anche i pazienti della micro di via Guido Rey per i quali il Comune riservava dei posti) ma soprattutto è di proprietà comunale.

Lo ricorda proprio Girasole: “Fino al 30 giugno 2018 vigeva una convenzione tra il Comune di Aosta e la casa di riposo per la gestione di un centro diurno comunale. Tale servizio è cessato a decorrere dal 1° luglio scorso con abbondante preavviso di almeno un anno, contestualmente all’apertura della nuova struttura residenziale Bellevue, di proprietà dell’amministrazione, presso la quale sono confluiti i posti di centro diurno prima esternalizzati al J.B. Festaz”.

Anche in questo caso l’obiettivo comunale – con l’apertura del fu hotel Bellevue, che rende cioè i posti “affittati” in altre strutture non più strettamente necessari – è quello di ottenere un risparmio per le casse di piazza Chanoux che – ormai due anni fa – fu stimato in 290mila euro annui.

“Il J.B. Festaz ha deciso in quell’occasione di proseguire nella gestione privata del centro diurno – prosegue l’Assessore –, che come si evince dalla lettera inviata ai suoi utenti, è risultata però antieconomica ed ha condotto quindi la casa di riposo ad operare la scelta di chiuderlo”.

Lo spostamento da via Capitano Chamonin al Festaz

J.B. Festaz che vedrà l’inserimento degli 8 utenti che vivevano nella Residenza e Centro diurno Aosta di via Capitano Chamonin, al piano terra del famigerato “Grattacielo” di Quartiere Cogne.

“Il Comune, dovendo trasferire la sede della sua residenza protetta di via Capitano Chamonin entro il 31 dicembre – prosegue Girasole –, per il tramite del proprio gestore KCS ha poi avviato una serie di indagini di mercato al fine di reperire una nuova collocazione per il suddetto servizio. La soluzione più vantaggiosa per l’amministrazione è risultata essere quella proposta dal J.B. Festaz che prevede l’utilizzo a tale scopo in regime di locazione di parte dei locali prima destinati a centro diurno”.

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