Cinghiali e animali selvatici, Coldiretti VdA: “Occorre non abbassare la guardia”

Una stima di Coldiretti su dati Regioni e Osservatorio Asaps evidenzia come, in Italia, ci siano diecimila incidenti stradali all’anno causati da animali selvatici con 13 morti nei primi nove mesi del 2019.
Elio Gasco e Alessio Nicoletta
Società

Una stima di Coldiretti su dati Regioni e Osservatorio Asaps evidenzia come, in Italia, ci siano diecimila incidenti stradali all’anno causati da animali selvatici con 13 morti nei primi nove mesi del 2019. “Anche se in Valle D’Aosta non si raggiungono i livelli di criticità degli altri territori, occorre non abbassare la guardia altrimenti la situazione non potrà che peggiorare”, sottolineano Alessio Nicoletta ed Elio Gasco, presidente e direttore di Coldiretti Valle d’Aosta, in occasione del blitz davanti a Montecitorio di migliaia di agricoltori, allevatori, cittadini, esponenti istituzionali, sindaci e ambientalisti contro l’invasione dei cinghiali e degli animali selvatici ormai arrivati anche dentro le città, a cui era presente anche la delegazione valdostana.

Il numero di incidenti gravi con morti o feriti per colpa di animali è aumentato del 81% sulle strade provinciali nel periodo 2010-2018 secondo l’analisi Coldiretti su dati del rapporto Aci Istat. Una vera e propria emergenza nazionale che mette a rischio la sicurezza e la salute degli automobilisti e che – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – porta 3 italiani su 4 (72,7%) a considerare un pericolo per la circolazione sui quasi 850mila chilometri di strade e autostrade italiane la presenza di animali selvatici e di cinghiali, che possono arrivare a un quintale e mezzo di peso e 150 centimetri di lunghezza. Una paura – evidenzia Coldiretti – che dilaga dalla montagna alla pianura, dalle zone vicino ai fiumi fino a quelle sul mare, ma nei piccoli centri di provincia con meno di cinquemila abitanti sale addirittura all’83% dei residenti.

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