Una mini guida aiuterà le badanti straniere a seguire una corretta procedura nel caso in cui un ictus colpisca la persona anziana che assistono. La pubblicazione, in lingua spagnola, è stata presentata ieri dall’associazione di volontariato Alice. “In Valle d’Aosta la maggior parte delle badanti sono straniere e in prevalenza latino americane – ha spiegato la presidente, Lorella Zani – ma è già previsto che se ne stampino altre in lingua araba, russa e romena”.
I dati in possesso dell’associazione onlus Uniendo Raices evidenziano inoltre che la comunità latino americana, presente ad Aosta, è di circa 700 unità oltre un terzo delle quali (circa 200) proviene dalla Repubblica Dominicana. Circa il 60% delle donne, che sono quasi 500, svolge attività di badante. Percentualmente la comunità maggiormente impegnata nell’assistenza alla persona è quella peruviana con il 95% dei 120 residenti in città.
Secondo Giuseppe D’Alessandro, fondatore di Alice e medico neurologico, l’iniziativa rappresenta “un intervento tempestivo che consente di limitare i danni”. D’Alessandro ha poi evidenziato che, “stili di vita più corretti, l’attività di sensibilizzazione svolta da Alice, il miglioramento dell’assistenza medica e la scoperta di nuovi farmaci hanno consentito di ridurre la mortalità da ictus che, comunque, rimane la prima causa di morte”.
In Valle d’Aosta, i ricoveri ospedalieri per ictus sono scesi dai 318 del 2001 ai 232 del 2010, mentre i casi di mortalità sono passati da 168 del 2000 ai 120 del 2009.
“E’ importante avere conoscenza dell’importanza della prevenzione – ha aggiunto Marco Sorbara, assessore alle politiche sociali del Comune di Aosta – ma è anche necessario avere padronanza dei comportamenti da tenere in caso di emergenza. Per questo, l’Assessorato in collaborazione di Alice ha avviato una serie d’incontri sul territorio comunale, che si concluderanno a febbraio, proprio per avvicinare i cittadini ad una problematica cosi importante”.