Domenica 28 settembre, come avveniva in passato, alcune mandrie di bovine, attraverseranno la città, a passo svelto, con lo sguardo un po’ sornione e incuriosito, dopo 100 giorni passati in alpeggio. Scendono per tornare alle stalle di appartenenza, anche se la modernità e una viabilità ben lungi da quella di cinquant’anni fa, le costringerà a scendere fino al prato del Montfleury, punto di partenza dell'evento, in camion.
Il lungo corteo di 120 bovine, partirà, infatti, proprio da qui, per attraversare poi corso Battaglione, piazza delle Repubblica, via Aubert, via de Tillier, piazza Chanoux, via porta Pretoria, via Vevey, via Festaz. A guidare il corteo saranno 9 “reines” della Bataille: Zara, Caprile, Mignonne, Marquisa, Borga, Mora, Lyonne, Dolly e Ardia, in rappresentanza delle comunità montane della Valle d’Aosta, con un occhio di riguardo per la comunità Mont Emilius, che avrà due reines. Le mandrie che compongono il corteo appartengono a tre aziende familiari valdostane: Pierino Jornaney (consosciuto anche per la passione per le “Sonailles” Chamonix che faranno bella mostra al collo delle “castane”di sua proprietà), Gilberto Marcoz (giovane allevatore di Brissogne, i cui alpeggi si trovano però a Vétan, e molto attento alla selezione della razza, soprattutto castana e pezzata nera), e Alberto Cuaz (della comba di Doues, allevatore di pezzate rosse e gestore dell’agriturismo “Les Vieux Alpages”.
A chiudere il corteo saranno invece 60 capre e pecore di razza “Valdostana” e “Rosset” provenienti dagli allevamenti di Mirco Rollandoz e Loris Chevrère di Introd.
La collaborazione con il comune di Aosta, che insieme all’Arev, e all’Associazione “Amis de Batailles de reines”, partecipa all’evento organizzato dall'assessorato regionale all'Agricoltura, è un altro elemento che caratterizza l’evento “Si tratta per il comune di Aosta dell’evento più importante messo in opera sul territorio – ha spiegato Bruno Giordano, assessore comunale al Turismo e Attività produttive – La valorizzazione delle tradizioni, gli aspetti culturali ad essa legati e la promozione turistica rappresentano infatti le tre motivazioni per cui la nostra amministrazione crede in questo evento”.
Il paesaggio sonoro ricreato dai campanacci delle bovine valdostane che attraverseranno la città sarà poi arricchito dalle voci dei cori valdostani che stazioneranno in alcuni punti della città. Non mancano in questa edizione animazioni, degustazioni, proiezioni. In particolare venerdì 26 settembre alle ore 21 presso la collegiata di Sant’Orso si svolgerà “Chantons Domaine” il concerto del Coro di S.Orso che canterà, tra gli altri brani, “La désarpa” scritta proprio dal Don Domaine.