Elezioni, Arcigay ha pubblicato i risultati del questionario ai candidati delle Regionali e Comunali

Per Aosta hanno risposto tutte coppie candidate a sindaco e vice. Per le Regionali hanno risposto cinque liste su nove. "Dall’analisi emerge una differenza netta tra chi ha scelto la trasparenza e chi è rimasto sul vago o ha scelto di non rispondere affatto”, dice Arcigay.
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Arcigay Valle d’Aosta Queer VdA ha reso noti i risultati del questionario inviato, settimane fa, alle candidate e ai candidati alle Elezioni regionali e a quelle comunali. Dieci punti – dice l’Associazione – “per conoscere il loro impegno concreto sui diritti e sulle politiche riguardanti le persone queer”.

Le domande – spiega una nota – hanno riguardato, tra le altre cose, i percorsi di affermazione di genere, la carriera alias, l’educazione all’unicità e alla prevenzione del bullismo, l’adesione alla rete RE.A.DY, il sostegno a iniziative culturali inclusive, l’uso di un linguaggio istituzionale rispettoso, la creazione di strumenti stabili di partecipazione e il riconoscimento delle famiglie omogenitoriali nei servizi comunali e regionali.

Per il Comune di Aosta hanno risposto tutte e quattro le coppie candidate a sindaco e vicesindaca, ovvero Raffaele Rocco e Valeria Fadda, Eugenio Torrione e Katya Foletto, Giovanni Girardini e Sonia Furci, Diego Foti e Chiara Giordano.

“È emerso un accordo generale sui valori repubblicani, democratici e costituzionali, sugli sportelli di ascolto, sui percorsi educativi contro il bullismo e sull’impegno a garantire una comunicazione istituzionale rispettosa – spiega Arcigay –. Le differenze si concentrano invece su tre nodi principali: carriera alias, partecipazione del Comune alla rete RE.A.DY e istituzione di una consulta permanente. Solo alcune coppie hanno indicato tempi e strumenti precisi, mentre altre si sono limitate a esprimere disponibilità di principio”.

Nelle domande aperte, invece, “diversi candidati hanno proposto azioni specifiche per i primi dodici mesi di mandato, come linee guida per modulistica inclusiva, semplificazione per le famiglie omogenitoriali, campagne di sensibilizzazione e corsi di formazione per la Polizia Locale”.

Sul fronte regionale, cinque liste su nove hanno risposto: Alleanza Verdi e Sinistra, Partito Democratico e Valle d’Aosta Aperta hanno inviato risposte individuali delle candidate e dei candidati, con livelli di adesione compresi tra il 51 per cento del Pd e il 94 per cento di Vda Aperta e una media complessiva di risposte positive prossima al 100 per cento.

Per la lista degli Autonomisti di centro, “nonostante l’esplicita richiesta di inviare risposte personali – spiega ancora l’Associazione –, solo Leonardo Lotto (Azione) ha inviato il questionario singolarmente. La lista ha mandato un’unica risposta per le restanti 34 persone candidate (Pour l’Autonomie, Stella Alpina e Ressemblement valdôtain), dichiarando che, a seguito di confronto interno, le risposte erano da ritenersi valide per tutte e tutti”.

L’Union Valdôtaine, invece, “ha preferito non rispondere alle singole domande ma ha inviato una nota politica di carattere generale”.

“Non hanno invece risposto le liste della coalizione di centrodestra Valle d’Aosta Futura, che hanno così deciso di sottrarsi al confronto pubblico”, si legge ancora nella nota.

Dall’analisi emerge, quindi, una differenza netta tra chi ha scelto la trasparenza, rispondendo in modo puntuale e assumendo impegni verificabili, e chi è rimasto sul vago o ha scelto di non rispondere affatto”.

“Il nostro obiettivo è dare a cittadine e cittadini strumenti concreti per un voto consapevole – dichiara Giulio Gasperini, presidente di Arcigay Valle d’Aosta Queer VdA –. I diritti non sono un tema secondario: sono il banco di prova della qualità della democrazia e della visione di società che ogni candidatura propone. Per questo pubblichiamo i risultati in modo trasparente, affinché ognuno possa vedere chi sceglie di assumersi responsabilità pubbliche e chi invece preferisce restare nel silenzio”.

“Siamo consapevoli che sia molto facile rispondere a questi quesiti e sia decisamente più difficile dimostrare concretamente, nell’azione politica e di governo, queste intenzioni – sottolinea ancora Gasperini –; ma confermiamo il nostro ruolo attento e vigile, a nome della società civile e della comunità queer, per non ripetere l’esperienza della scorsa legge contro l’omolesbotransafobia, fatta naufragare da chi si proclama a favore dei diritti con l’alibi dell’approvazione di una legge quadro che, come ben sappiamo, non è mai neanche stata discussa in Consiglio regionale”.

I risultati completi, con le risposte di ogni candidata e candidato, sono disponibili sul sito e sui canali social dell’associazione. Qui è possibile leggere i risultati dei candidati alle Elezioni comunali di Aosta, qui quelli dei candidati alle Regionali.

Elezioni, Arcigay ha inviato un questionario ai candidati per le battaglie sui diritti

15 settembre 2025

Aosta Pride
Aosta Pride

Come già per le Politiche, in vista delle prossime elezioni comunali del capoluogo e regionali, Arcigay Valle d’Aosta Queer VdA ha inviato una lettera ed un questionario ai candidati sindaco e candidate vicesindaca del Comune di Aosta, nonché a tutte le candidate e i candidati al Consiglio Valle.

L’iniziativa – spiega una nota – “ha l’obiettivo di raccogliere impegni chiari e trasparenti sui temi dell’inclusione, dei diritti civili e del contrasto a ogni forma di discriminazione”.

Nei questionari sono state rivolte domande puntuali sulla legge regionale anti-discriminazioni, sull’educazione all’affettività e alla diversità, ma anche sulla “carriera aliasnelle scuole, il sostegno alle famiglie omogenitoriali, gli osservatori su crimini d’odio, sull’eventuale patrocinio delle prossime edizioni di Aosta Pride e Aosta Pride Week, così come sulla formazione del personale delle istituzioni e l’uso di un linguaggio politico rispettoso.

Per garantire trasparenza – dice l’Associazione –, i risultati dei questionari saranno pubblicati sui canali social di Arcigay Valle d’Aosta Queer VdA nei giorni immediatamente precedenti al voto.

“Chiediamo alle persone candidate di esprimersi chiaramente, con un sì o un no su molti temi chiave, e di indicare strumenti concreti e tempi di attuazione – spiega Giulio Gasperini, presidente di Arcigay Valle d’Aosta – perché i cittadini e le cittadine possano conoscere le posizioni di chi si candida a rappresentarli”.

Le risposte potranno essere inviate entro venerdì 19 settembre all’indirizzo aosta@arcigay.it o alla Pec arcigayvda@pec.it, sia individualmente sia in forma cumulativa dalle segreterie delle liste.

 

3 risposte

  1. Con queste elezioni si sta palesando vergognosamente il voto di scambio.
    Ogni categoria o raggruppamento di persone che contano un certo numero di iscritti (vedi confcommercio), stilano la lista dei desideri e promettono il loro voto a chi più risponde alle loro richieste
    Della serie mangiato io mangiato tutti. Complimenti vivissimi a tutti!
    Un bellissimo esempio di coscienza civile!

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