Inaugurata la tenda degli abbracci nella Microcomunità di Fénis

Grazie ad una donazione del Soroptmist Valle d’Aosta nella microcomunità di Fénis sarà di nuovo possibile l’abbraccio tra ospiti e visitatori che è tanto mancato in questo periodo.
Tenda degli abbracci
Società

“Parlo a nome di tutti i parenti per ringraziare coloro che oggi ci permettono di abbracciare di nuovo i nostri cari” esclama Franca, che prima dello scoppio della pandemia andava a trovare sua mamma, ospite della Microcomunità di Fénis, almeno tre volte a settimana. Nel giardino della struttura la commozione è tanta e gli sguardi sono rivolti verso la stanza delle infermiere, che attraverso i vetri delle finestre lascia intravedere la tanto attesa tenda degli abbracci. 

Autore della donazione è il Soroptimist International Club Valle d’Aosta, “un’associazione internazionale nata in California proprio cent’anni fa, nel 1921, per iniziativa di alcune donne che avevano da poco ottenuto il diritto di voto e avevano l’ambizione di entrare nella società proponendo vari servizi secondo le loro professionalità. Il primo progetto consisteva nella difesa di un bosco di sequoie dallo sfruttamento commerciale e sono riuscite a preservarlo, tanto che oggi è un monumento nazionale. In Italia il primo club è stato fondato a Milano nel 1928 e oggi ce ne sono 157, tra cui quello valdostano, attivo da quasi trent’anni”, spiega la Presidente Vanna Naretto.

inaugurazione tenda abbracci fenis
inaugurazione tenda abbracci fenis

L’associazione rivolge particolare attenzione alla promozione della condizione femminile, ma nella nostra Regione il primo progetto dell’anno la vede impegnata sul fronte della tutela degli anziani: “Attraverso dei manicotti posti a diverse altezze, la tenda in PVC sanificabile consente l’abbraccio tra ospiti e visitatori, per realizzare quel contatto sensoriale che è tanto mancato in questo periodo” illustra Vanna.

Poter garantire un servizio del genere è una conquista importante per la Microcomunità di Fénis, che di momenti bui ne ha passati parecchi soprattutto durante la seconda ondata, quando era la prima per contagiati a livello regionale. “Per fortuna ci siamo risollevati grazie alla risposta immediata ed efficace dei volontari, che si sono attivati raggiungendo ben 150 adesioni ai nostri appelli di disponibilità per servizi come le pulizie o la mensa” rivela il Sindaco Mattia Nicoletta. “Spero che questa tenda sia un segnale per smuovere le coscienze e farci rendere conto che spesso ci nascondiamo dietro alla burocrazia. È vero che molti ospiti della struttura non hanno più cognizione e non riescono ad interagire, ma è anche vero che sono sempre delle persone. So per esperienza personale che doversi appoggiare a strutture del genere è di per sé un sacrificio, ma non poter più vedere i propri parenti deve essere ancora più devastante” aggiunge Nicoletta. 

Dopo i pannelli in plexiglas e le videochiamate, dispositivi del genere potranno rendere un po’ più umano e intimo l’incontro tra congiunti e abbattere la rigidità del distanziamento sociale, pur nella tutela della salute. L’obiettivo del Soroptimist Club Valle d’Aosta, come spiega il membro Elisabetta Tubère, è dunque quello di “estendere il più possibile tende del genere ad altre strutture, per regalare anche ad altri quest’opportunità di contatto, nell’attesa che si possa fare a meno di qualunque tipo di barriera”.

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