Italia zona protetta: ecco alcune risposte alle domande più frequenti

Sono in tanti in queste ore a chiedersi cosa è permesso e cosa no e come da oggi cambierà la propria vita. Decreto alla mano proviamo a fare un po' di chiarezza.
Aosta
Società

Tutta Italia è ora zona protetta. Le misure adottate l’8 marzo scorso per la Lombardia e alcune province sono state estese e tutta Italia ieri sera con un nuovo decreto. Sono in tanti in queste ore a chiedersi cosa è permesso e cosa no e come da oggi cambierà la propria vita. Decreto alla mano proviamo a fare un po’ di chiarezza.

Si può uscire dalla Valle d’Aosta?

L’articolo 1 del decreto indica di “evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori (…), nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. In tutti questi casi andrò comunque esibito Il modulo spostamenti che si potrà compilare anche nel momento del controllo.

E’ possibile spostarsi da un comune all’altro?

Si, gli spostamenti sono consentiti ma solo per “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute”. Servirà un’autocerficazione anche per lo spostamento tra Comuni diversi. Il modulo_autodichiarazione_spostamenti si potrà compilare anche nel momento del controllo. Si potrà andare a fare la spesa.

Il decreto invita comunque a restare a casa e ad evitare ogni spostamento delle persone in entrata e in uscita dai territori, nonché all’interno degli stessi territori. È fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante, ai soggetti con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre (maggiore di 37,5° C).

È fatto divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus.

Chi dovrà vigilare sulle misure?

Il prefetto, informando preventivamente il Ministro dell’interno, assicura l’esecuzione delle misure, nonché monitora l’attuazione delle restanti misure da parte delle amministrazioni competenti. Il prefetto, ove occorra, si avvale delle forze di polizia, con il possibile concorso del corpo nazionale dei vigili del fuoco, nonché delle forze armate, sentiti i competenti comandi territoriali.

Cosa si rischia se non si rispettano le misure?

Il mancato rispetto degli obblighi prevede una multa di 206 euro e 3 mesi di arresto. Nei casi più gravi una sanzione per delitti colposi contro la salute pubblica, con pene da sei mesi a dodici anni.

Le scuole quando riapriranno?

Il decreto prevede la sospensione fino al 3 aprile dei servizi educativi per l’infanzia, delle attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master.  Sono sospese le riunioni degli organi collegiali in presenza.

Cosa succede ai concorsi?

Sono sospese le procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati è effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica. Sono inoltre esclusi dalla sospensione i concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, e quelli per il personale della protezione civile, i quali devono svolgersi preferibilmente con modalità a distanza o, in caso contrario, garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

Bar e ristoranti saranno aperti?

Le attività di ristorazione e bar sono consentite dalle 6 alle 18, con obbligo, a carico del gestore, di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Eventuali violazioni prevedono come sanzione della sospensione dell’attività.

E i negozi e centri commerciali?

Sono consentite le attività commerciali diverse a condizione che il gestore garantisca un accesso con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro.

In presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, le strutture dovranno essere chiuse.
Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. Nei giorni feriali, il gestore degli esercizi deve comunque predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

Nel dettaglio i mercati possono aprire ma solo nei giorni infrasettimanali mentre è previsto lo stop durante i weekend.

La chiusura non è disposta per farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari, il cui gestore è chiamato a garantire comunque il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

Devo correre a fare la spesa?

No, le merci circolano liberamente (non ci sono quindi rischi di carenza per approvvigionamenti o generi di necessità).

Posso andare in palestra?

No, sono sospese le  attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi.

Le attività all’aria aperta saranno consentite, ma è fatto divieto di assembramento e bisogna rispettare le distanze di sicurezza.

Estetisti, parrucchieri e fisioterapisti

Le attività possono al momento proseguire normalmente senza limitazioni sugli orari. L’indicazione è quella di svolgere l’attività in forma individuale e con uso di mascherina e guanti. Stesso discorso per i fisioterapisti. Anche per loro è indicato il rapporto 1/1 con il cliente ed è consigliato l’uso di mascherina e guanti.

Luoghi di culto e di cultura

I luoghi di culto sono aperti, ma sono vietate le cerimonie sia civili sia religiose, compresi i funerali, a condizione che sia garantito il rispetto delle distanze. Chiusi invece teatri, cinema, discoteche, sale scommesse, sale giochi, pub, locali di intrattenimento, scuole di ballo e locali di pubblico spettacolo in genere.

Misure igienico-sanitarie

Le misure igienico-sanitarie previste dal Dpcm sono note, ma è sempre meglio ripetersele:

a) lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;

b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;

c) evitare abbracci e strette di mano;

d) mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro;

e) igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);

f) evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva;

g) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;

h) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;

i) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;

l) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;

m) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.

L’articolo è in aggiornamento, e non appena saranno fornite indicazioni più chiare sarà nostra cura darne informazione.

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