Olimpiadi di Filosofia, i quattro studenti che rappresenteranno la Valle d’Aosta alla finale internazionale

Si tratta di Marta Canuto della II A bilingue del Liceo classico e Matteo Balestrini della 5 C del Liceo delle Scienze Applicate per il canale italiano e Giulia Pession della II B ordinario del classico e Lorenzo Russotto della 5 BS del Liceo scientifico per il canale straniero, in inglese.
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Marta Canuto della II A bilingue del Liceo classico e Matteo Balestrini della 5 C del Liceo delle Scienze Applicate per il canale italiano e Giulia Pession della II B ordinario del classico e Lorenzo Russotto della 5 BS del Liceo scientifico per il canale straniero, in inglese. Sono i valdostani chiamati a rappresentare la Valle d’Aosta nella finale internazionale delle Olimpiadi di Filosofia, in programma il 28 aprile e che vedrà fronteggiarsi i migliori allievi di tutti i Paesi del mondo nei quali la Filosofia è studiata a livello di scuola secondaria superiore.

In Valle d’Aosta hanno aderito all’iniziativa i Dipartimenti di Filosofia del LICAM, del Liceo R. M. Adelaide, del Liceo E. Bérard di Aosta e dell’ISILTP di Verrès anche quest’anno, curando la preparazione degli allievi che, superata la selezione d’Istituto, il 31 marzo hanno svolto le selezioni regionali della XXVIII edizione delle Olimpiadi di Filosofia.

La commissione di valutazione è stata presieduta dal prof. Ermanno Vitale, Ordinario di Filosofia politica e coordinatore del corso di laurea in Scienze politiche e delle Relazioni internazionali presso l’Università della Valle d’Aosta. I vincitori regionali sono stati decretati lo scorso 7 aprile.

Le precedenti prove d’Istituto e la selezione regionale sono consistite in un saggio filosofico, in lingua italiana, francese, inglese, tedesca o spagnola, a scelta dello studente.

“Per gli alunni le Olimpiadi di Filosofia rappresentano da anni una grande occasione di approfondimento e di confronto con una prova seria e complessa, un’esperienza unica di incontro con docenti di Filosofia e coetanei presso sedi universitarie dove venivano organizzati, per l’occasione, convegni e visite didattiche;  – spiega una nota – purtroppo le prove si svolgono ora in DAD ed è così sacrificata l’occasione di incontro e di scambio, ma non certo l’efficacia di un indispensabile esercizio di riflessione critica che ottiene tutti gli anni un certo successo presso i giovani”.

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