Partiranno lunedì i lavori per i nuovi paravalanghe di Facebelle

L’opera prevede oltre un chilometro di paravalanghe suddivise su 8 file di altezza variabile tra 3,5 e 4 metri sul versante che sovrasta Champoluc. Il completamento dei lavori è previsto a fine estate 2022. L’impegno di spesa è di 1 milione 550mila euro.
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Prenderanno il via lunedì prossimo, 20 settembre, i lavori di realizzazione delle opere paravalanghe di Facebelle, sul versante che sovrasta Champoluc, nel comune di Ayas. A comunicarlo l’Assessorato regionale alle Opere pubbliche.

“Si tratta di un’importante opera, fortemente attesa dalla comunità locale – spiega l’Assessore Carlo Marzi -. La particolare attenzione che il Governo regionale pone nella difesa dai fenomeni valanghivi, rendendo disponibili le necessarie risorse a bilancio, ha permesso di attivare importanti interventi di nuova realizzazione o integrativi e manutentivi di impianti paravalanghe già esistenti, tra i quali quello di Facebelle”.

Dopo i sopralluoghi preliminari delle ultime settimane, l’impresa aggiudicataria – il Consorzio Stabile Valle d’Aosta – attiverà la cantierizzazione dell’intervento di mitigazione del rischio valanghivo.

Il sito fu teatro di un grave evento il 6 gennaio 1920, quando una valanga di notevoli dimensioni investì parte del villaggio, ai piedi del versante, causando 7 vittime.

A partire dagli anni ‘30, con la realizzazione di gradoni paravalanghe, e proseguendo con il primo intervento attivo di posa di fermaneve negli anni ‘80, furono realizzati i primi interventi di riduzione del rischio.

Gli approfondimenti tecnici condotti per lo studio della pericolosità valanghiva e soprattutto gli inverni degli ultimi 15 anni hanno evidenziato i limiti delle opere finora realizzate e spinto l’amministrazione regionale a progettare nuove ed integrative opere paravalanghe.

L’opera prevede oltre un chilometro di paravalanghe suddivise su 8 file di altezza variabile tra 3,5 e 4 metri.

I lavori di realizzazione proseguiranno fino a che le condizioni ambientali lo permetteranno, per poi essere interrotti nel periodo invernale e riprendere infine nella tarda primavera del 2022. Il completamento è previsto a fine estate 2022. L’impegno di spesa è di 1 milione 550mila euro.

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