?E’ un risultato fino a questo momento inequivocabile che non lascia spazio a interpretazioni di comodo“. Ego Perron, presidente del Consiglio regionale della Valle d’Aosta e Guido Cesal, presidente della Commissione Istituzioni e autonomia, entrambi dell’Union Valdotaine, commentavano così i primi dati relativi alle elezioni per il Senato. “Dobbiamo prenderne atto, leggerlo con umiltà e avviare azioni concrete per evitare i rischi di scioglierci come neve al sole? aggiungeva Cesal.
Lo stesso Perron ha sottolineato che “dobbiamo fare una analisi approfondita per capire cosa è successo. Evidentemente il messaggio della lista Vallée d’Aoste non è passato”.
Per altri esponenti della coalizione Vallee d’Aoste “più che di un voto ad un progetto politico è stato un referendum pro o contro Rollandin“.
Il senatore uscente ammette la sconfitta ma non rinuncia al progetto politico ?prendo atto che c’è stato un voto negativo – ha commentato Augusto Rollandin – ho fatto una campagna impostata sui temi cari ai valdostani e ho ricordato quanto fatto in questi 5 anni al Senato?. Per le valutazioni Rollandin ha rimandato l’analisi all’incontro con le altre forze della coalizione che vedeva Union Valdotaine, Stella alpina e Fédération Autonomiste. Il candidato alla Camera Marco Vierin ha parlato di un voto che va comunque rispettato, evidenziando che da parte sua non crede ?di aver commesso errori?.
A livello regionale >ugusto Rollandin ha ottenuto 23573 preferenze pari al 31,98% e Marco Vierin 24118 pari al 30,66%. Il presidente della Regione Luciano Caveri in una conferenza stampa tenuta nel pomeriggio di ieri ha parlato di una netta sconfitta, di un gran calcio nel sedere dato dall’elettorato. ?Non mi dimetterò?, ha commentato tuttavia, davanti a qualche ipotesi avanzata dalla controparte, ?solo i topi lasciano la nave, io sono il capitano e resto qui?. Il momento del confronto e della resa dei conti arriverà in occasione del prossimo Consiglio regionale convocato il 19 aprile prossimo. Caveri ha parlato poi di momento di passaggio e non di crisi, aggiungendo che si tratta di una lezione utile che servirà a capire che cosa non ha funzionato. Sul discorso di referendum su Rollandin, Caveri non si è detto d’accordo e ha detto ancora che la chiave di lettura di questa sconfitta è molto più complessa.