Un progetto di formazione per operatori a contatto con uomini maltrattanti

L’iniziativa mira allo sviluppo di un modello innovativo e specifico alla realtà valdostana per la prevenzione e il contrasto alla violenza domestica e di genere. L’azione formativa coinvolgerà inizialmente 75 professionisti.
Violenza
Società

Un progetto di formazione, nell’ambito degli interventi a valere sul programma “Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione 2014/20” (cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo), destinato a chi è impegnato nella presa in carico delle donne vittime di violenza e nel trattamento degli uomini autori di abusi. E’ l’iniziativa annunciata dall’Assessorato alla Sanità, Salute e Politiche sociali, in collaborazione con quello agli Affari europei, innovazione, Pnrr e Politiche nazionali per la montagna.

Il trattamento degli uomini autori di violenza, in un’ottica di prevenzione rispetto a nuove violenze e di modifica dei comportamenti violenti, è esplicitamente previsto dall’articolo 16 della Convenzione di Istanbul, che individua nell’attuazione di percorsi di rieducazione uno degli interventi fondamentali nella strategia di contrasto alla violenza domestica e di genere. Il presupposto è che il supporto e i diritti umani delle vittime siano una priorità e che tali programmi debbano essere stabiliti ed attuati in stretto coordinamento con i servizi specializzati di sostegno alle vittime.

Anche la recente legge 19 luglio 2019 n. 69, il cosiddetto “Codice Rosso”, ha previsto la “rieducazione” della persona condannata prevedendo alcuni benefici a fronte della partecipazione a specifici percorsi di recupero presso enti e/o associazioni che si occupano di prevenzione, assistenza psicologica e recupero di soggetti condannati per specifici reati.

Nel progetto, realizzato dall’Assessorato Sanità, Salute, Politiche sociali, nell’ambito dell’azione formativa, saranno coinvolti inizialmente 75 professionisti appartenenti a diverse realtà lavorative e contesti organizzativi, che si occupano, a vario titolo del tema della violenza di genere quali, a titolo esemplificativo, ma non esaustivo, psicologi, assistenti sociali, educatori, avvocati, medici, ecc…; successivamente, un gruppo più ristretto di operatori si occuperà di addivenire all’elaborazione di un modello di servizio che possa occuparsi specificatamente degli uomini autori di violenza.

L’iniziativa progettuale, la cui conclusione è prevista per il mese di settembre 2023, sarà realizzata dal Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti (CAM) Onlus di Firenze, ente con  comprovata e pluriennale esperienza nell’ambito delle azioni e degli interventi per il recupero degli autori di violenza, in collaborazione con soggetti partner del territorio regionale, quali l’organizzazione di volontariato “Centro donne contro la violenza – Aosta” gestore dell’unico centro antiviolenza presente sul territorio regionale e le cooperative sociali La Sorgente, Esprit à l’Envers ed Enaip Vallée d’Aoste.

“La formazione sul territorio per la rieducazione degli uomini autori di violenza rappresenta uno dei percorsi importanti nella strategia di contrasto alla violenza domestica e di genere. – evidenzia l’assessore Carlo Marzi – La priorità nel garantire il supporto e i diritti prioritari delle vittime si concretizza attraverso programmi stabiliti ed attuati in stretto coordinamento con i servizi specializzati di sostegno alle vittime: in questo senso, le organizzazioni, le realtà sociali e i numerosi professionisti coinvolti nel progetto testimoniano la valenza fondamentale che per noi ha questa iniziativa”.

“Si tratta di un’iniziativa importante – sottolinea l’Assessore Luciano Caveri poiché grazie alla formazione di numerosi professionisti attivi sul territorio regionale e la loro messa a sistema sarà possibile adottare, con il contributo del Fondo Sociale europeo, un modello innovativo e specifico alla nostra realtà per la prevenzione e il contrasto alla violenza domestica e di genere, quale contributo determinante per una Valle d’Aosta più equa, sostenibile e inclusiva”.

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