UniVda, le pandemie del Novecento. Se ne parla in una conferenza online

“Le pandemie nel Novecento” è il titolo del quarto appuntamento on line di Karakorum - spazi digitali di riflessione - in programma venerdì 22 maggio alle ore 18 e accessibile dalla sezione eventi del sito internet dell’Università www.univda.it. Intervengono i professori Claudio Bermond e Paolo Gheda, docenti di storia dell’Ateneo.
Università della Valle d'Aosta
Società

Le pandemie nel Novecento saranno al centro del quarto appuntamento online di Karakorum – spazi digitali
di riflessione – in programma venerdì 22 maggio alle ore 18 e accessibile dalla sezione eventi del
sito internet dell’Università www.univda.it.

La prospettiva storica ha molto da insegnare alla comprensione dell’epidemia del Coronavirus che sta colpendo in questi mesi il nostro Paese e molte altre nazioni della terra.

Il prof. Claudio Bermond illustrerà come il fenomeno pandemico si sia manifestato nell’Europa medievale e moderna, attraverso una serie di flashes che partono dalle ultime Crociate condotte da Luigi IX di Francia in Egitto e Tunisia, funestate dal colera e dal tifo, per passare attraverso la drammatica Peste nera del 1349 e la peste manzoniana del 1630, per pervenire infine al colera e al vaiolo ottocenteschi, diffusi in modo endemico in tutto il continente europeo.

La diffusione della cultura scientifica illuministica portò, a fine Settecento, alla preparazione del primo vaccino contro il vaiolo, per opera di Edward Jenner. Da quel momento, la scoperta di altri nuovi vaccini e la diffusione della successiva vaccinazione di massa posero un decisivo freno alla millenaria diffusione endemica delle epidemie.

Seguirà la riflessione del prof. Paolo Gheda sul tema specifico dell’incontro, le pandemie del secolo XX. Nel Novecento alcune malattie epidemiche hanno assunto un carattere propriamente “pandemico”, in quanto sono circolate sul globo terrestre con assai maggiore velocità di trasmissione e ampiezza per via della globalizzazione e al tempo stesso hanno colpito tragicamente un numero sino allora inaudito di persone, anche per via della rivoluzione demografica.

L’evento è organizzato dal Dipartimento di Scienze Economiche e Politiche e dal Centro Transfrontaliero sul Turismo e l’Economia di Montagna dell’Università della Valle d’Aosta e si inserisce nell’ambito del progetto europeo FEAST (Formation, Education et Aménagement des Synergies Territoriales), finanziato nell’ambito del programma di cooperazione Interreg V-A Italia-Francia Alcotra 2014-2020.

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