Per ora solo un operatore su due dell’Azienda Usl ha aderito alla prima fase della campagna di vaccinazione anti-covid. Si tratta di 1000 operatori circa che hanno dato l’assenso preventivo – ieri era il termine previsto – alla somministrazione dei vaccini.
L’Usl confida sul fatto che l’adesione possa crescere nel corso delle prossime settimane.
Una prima somministrazione di 20 dosi, di carattere simbolico, sarà effettuata domenica 27 dicembre in occasione del “Vaccine day” europeo, che darà avvio alla campagna nazionale e regionale.
L’arrivo del primo lotto di vaccini è previsto invece per la metà del mese di gennaio.
Complessivamente, sono attese 3334 dosi, che copriranno la vaccinazione di altrettante persone.
Il vaccino prevede una prima dose e il successivo “richiamo” tra i 19 e i 23 giorni. La ditta produttrice del vaccino ha garantito la fornitura delle dosi per il “richiamo” entro il termine previsto.
I vaccini saranno conservati nei frigoriferi speciali che saranno installati nel corso della giornata di domani, presso l’ospedale U. Parini di Aosta, sede “hub” per la vaccinazione. I frigo consentiranno lo stoccaggio delle dosi ad una temperatura di -80°C.
Le incombenze logistiche – trasporto, consegna, stoccaggio, conservazione dei vaccini – fanno parte del “Piano vaccini” predisposto dall’Azienda Usl e approvato in questi giorni.
Secondo quanto definito dal piano saranno vaccinati prima gli operatori sanitari; seguiranno gli operatori e gli ospiti delle RSA e poi i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta, i farmacisti ed altre categorie, tra cui gli operatori e gli ospiti delle strutture residenziali psichiatriche e per anziani e disabili, strutture convenzionate (come la clinica ISAV e l’IRV), Volontari del Soccorso e CRI, operatori INAIL e INPS, ecc.
Il Piano, che individua le azioni della prima fase della campagna di vaccinazione, non esclude una rimodulazione in base alle esigenze che dovessero presentarsi nel corso di fasi successive.