Vincenzo Mercurio è il Bartender dell’anno di Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia

Ad attendere il barman, vincitore della selezione regionale curata da Aibes e ospitata dal Comune di Issogne, sarà prossimamente il concorso nazionale di Roma per la nomina del nuovo rappresentante italiano al World Cocktail Championship.
Vincenzo Mercurio
Società

Classe 1977, originario di Verrès ma adottato da Issogne circa trent’anni fa, Vincenzo Mercurio nutre da sempre una grande curiosità per la degustazione e lo studio di vini e cocktail. Sommelier nonché barman per passione e professione, è da ieri, lunedì 15 maggio, reduce dalla vittoria nel concorso interregionale “Bartender dell’anno” di Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia.

“La decisione di divenire bartender risale a circa cinque anni fa, quando, una volta deciso di prendere in gestione un primo locale a Verrès, ho voluto intraprendere questa professione con l’abilità e le conoscenze necessarie – racconta l’uomo -. Non amo improvvisare ma mi piace essere sempre preparato a eventuali domande che potrebbero rivolgermi i miei clienti con la certezza di saper padroneggiare bene l’arte dei cocktail”.

Nella vita di Mercurio, attuale gestore assieme al suo inseparabile team della “Taverne du caférin”, lo storico caffè di Verrès ora divenuto cocktail bar ed enoteca, le due anime di sommelier e bartender paiono equivalersi e completarsi nonostante le reciproche differenze.

“Sono felice di aver avuto modo di approcciarmi a entrambi questi mondi per certi aspetti speculari, perché per esempio esperienze maturate nell’uno come quella olfattiva mi risultano utili anche nell’altro e viceversa – osserva il campione valdostano -. Tutti e due questi percorsi non possono prescindere dal conoscere approfonditamente i prodotti trattati, comperandoli oppure assaggiandoli durante concorsi e fiere e successivamente personalizzandoli sulla base dei propri gusti e della propria ispirazione”.

Nel corso della sua carriera, Mercurio ha a più riprese preso parte a corsi e concorsi organizzati dalla sezione valdostana dell’Associazione italiana barman e sostenitori, i quali gli hanno permesso di incontrare amatori e appassionati che vivono e lavorano in altre realtà più o meno vicine alla Valle d’Aosta.

“Il clima che si respira durante le competizioni non è tanto di sfida quanto piuttosto di scambio di idee e ampliamento di nozioni che tendo a far confluire nelle mie creazioni – spiega il bartender -. Il mio lavoro mi permette inoltre di conoscere persone che, come me, hanno voglia di svagarsi, stare assieme e sperimentare”.

A ottenere la medaglia d’argento al concorso per “Bartender dell’anno” di ieri è stato il collega nonché grande amico di Mercurio, Simone Favre,  organizzatore assieme a lui di “Grappa e neve”, il contest a tema che ogni anno riunisce nella regione barman da tutta Italia l’anno passato sbarcato a Champoluc.

“È stato strano e al contempo piacevole trovarmi in finale contro di lui, ma la nostra doppietta ci ha dato la conferma e la spinta giuste dimostrandoci che il nostro impegno professionale sta dando i propri frutti – commenta ancora l’uomo -. Sono stato felice di aver potuto condividere questa bella vittoria anche con la squadra della “Taverne du caférin”, dimostratasi se possibile anche più entusiasta di me”.

Dal liscio al frizzante, dal dolce allo speziato, il cocktail prediletto da Mercurio è e resta l’Americano, una delle preparazioni più semplici a base di bitter, vermouth rosso e soda in proporzioni di un terzo ciascuno cui ogni bartender dona la propria impronta unica.

“Ho portato in concorso il mio Hg3, che deve il suo nome alla sigla chimica del Mercurio e alla mia terza partecipazione a questo tipo di competizione – spiega ancora il barman -. Esso è composto da amaretto, whisky, triple sec, liquore alla menta verde e spremuta di pompelmo, il tutto shakerato con scorza di pompelmo direttamente nello shaker e servito in una coppetta senza ghiaccio”.

Prossimamente, però, Mercurio dovrà lasciarsi alle spalle la propria la suggestiva location della pineta di Issogne che ha ospitato l’interregionale del “Bartender dell’anno” partendo alla volta del concorso nazionale di Roma, dal quale sarà selezionato il nuovo rappresentante italiano al World Cocktail Championship.

“Durante l’ultima gara regionale sarò associato a un brand sulla base del quale dovrò creare un cocktail capace di valorizzarlo, andandolo poi a studiare e spiegare a una giuria specializzata in almeno due lingue – anticipa il campione valdostano -. Lo spirito con cui parteciperò a questa nuova competizione sarà sempre quello di sempre, restare tra amici e divertirmi senza l’ossessione del risultato o il bisogno di dimostrare qualche cosa a qualcuno”.

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