TOR X e Gran Trail Courmayeur, russi e bielorussi al via senza bandiera

“Lo sport deve unire e non dividere, ma può essere veicolo di un messaggio chiaro: ciò che sta accadendo in Ucraina è riprovevole e va fermato. Ripudiamo qualsiasi forma di guerra e violenza ed è nostra intenzione contrastarla con gli strumenti di cui disponiamo”, è la posizione di VDA Trailers.
Tor des Geants
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VDA Trailers ha comunicato agli atleti di nazionalità russa e bielorussa iscritti e preiscritti al Gran Trail Courmayeur ed alle gare del TOR X che potranno partecipare alle competizioni solo accettando di presentarsi al via in forma neutrale, facendo seguito alle indicazioni del CIO che si è raccomandato che “le Federazioni Sportive Internazionali e gli organizzatori di eventi sportivi non invitino o consentano la partecipazione di atleti e funzionari russi e bielorussi alle competizioni internazionali” o, laddove ciò non sia possibile, ha esortato che “nessun atleta o funzionario sportivo russo o bielorusso possa prendere parte sotto il nome di Russia o Bielorussia”. Questi atleti, dunque, possono essere accettati solo come neutrali, senza utilizzare simboli, colori, bandiere o inni nazionali.

Lo sport deve unire e non dividere, ma può essere veicolo di un messaggio chiaro: ciò che sta accadendo in Ucraina è riprovevole e va fermato. Ripudiamo qualsiasi forma di guerra e violenza ed è nostra intenzione contrastarla con gli strumenti di cui disponiamo”. È questa la posizione di VDA Trailers, attraverso le parole dei suoi rappresentanti, Alessandra Nicoletti e Paolo Griselli, rispetto alla guerra in corso. “Il rispetto per le persone, il sostegno per chi è in difficoltà e la solidarietà nei confronti di chi soffre sono da sempre i valori fondanti della nostra attività e di tutte le nostre gare di trail running, dal Gran Trail Courmayeur all’intero circuito del TOR X”.

“Auspicando che il conflitto possa concludersi il prima possibile, restituendo la pace ai rispettivi popoli”, conclude la nota, “VDA Trailers seguirà con grande attenzione l’evolversi della situazione con la speranza che queste misure non debbano comunque essere necessarie a luglio e settembre, quando si svolgeranno le gare in programma”.

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