Un bagno di folla e di emozioni nella sua La Thuile, qualche ora di relax con amici e parenti, e poi via, in volo verso gli Stati Uniti. Destinazione: Sun Valley, dove si decideranno le sorti della Coppa del Mondo di sci alpino. Federica Brignone ci arriva da dominatrice assoluta, con la Sfera di Cristallo generale ormai praticamente in tasca, due pettorali rossi ed un secondo posto. Il sogno è un poker storico ed incredibile, anche se non sarà facile.
Intanto, è stato definito l’ordine di partenza delle atlete. Brignone scenderà con il pettorale numero 8, quindi, al netto di ritardi – infortuni, inconvenienti, problemi meteo – partirà dal cancelletto alla 19.45 e 10 secondi. Tra le rivali di oggi, appena prima di Federica, con il numero 6, partirà Sofia Goggia. Huetter con il pettorale 14.
A Federica Brignone mancano 18 punti per la Coppa del Mondo generale

La logica dice che la Coppa generale è cosa fatta, la matematica non ancora. Mancano infatti 18 punti in quattro gare (alle finali i punti vengono assegnati solo ai primi 15 in classifica), il che vuol dire che anche se Lara Gut-Behrami dovesse vincerle tutte, a Federica Brignone basterebbe arrivare almeno quattordicesima tra discesa, SuperG, gigante o slalom. La valdostana potrebbe partecipare alla gara tra i pali stretti in programma giovedì 27 marzo (prima manche alle 16, seconda alle 19) se dovesse servire. Il vero obiettivo è il record personale di punti: l’anno scorso chiuse a 1.581 (contro i 1.716 dell’elvetica), attualmente è a quota 1.454, quindi 127 in meno. Per Federica Brignone è (sarebbe) la seconda Coppa del Mondo generale dopo quella del 2020 (anche in quell’anno si corse a La Thuile), ma la vittoria arrivò “a tavolino”, quando furono cancellate le gare di Aare: “Hanno annullato tutto. La guerra è finita”, le scrisse il dt Gianluca Rulfi, come ha raccontato la Tigre di La Salle in conferenza stampa. Le Coppe (alla generale si aggiunsero quella di combinata e quella di gigante) arrivarono via posta, mentre quest’anno l’emozione di una cerimonia comme il faut non dovrebbe venirle negata.
In discesa da leader: sarebbe la prima volta

Fino all’anno scorso la discesa era un affare di Sofia Goggia. In questa stagione Federica Brignone è stata – a quasi 35 anni – la vera sorpresa, un’outsider di lusso che si presenterà alla gara di Sun Valley di sabato 22 marzo alle 19.30 con il pettorale rosso. Una posizione che neanche lei si sarebbe aspettata, ma ci proverà con tutte le energie. Sarà una finale vera su una pista inedita per tutte, con Cornelia Huetter e Sofia Goggia a inseguire da vicinissimo. Brignone è a 384, Huetter a 368 e Goggia a 350. Sedici punti sono pochissimi, e un posto sul podio potrebbe non bastare se l’austriaca dovesse arrivare nelle prime due posizioni. Se la Huetter fosse terza, a Brignone basterebbe un quinto posto, ma in quel caso un secondo posto di Goggia ribalterebbe il discorso in favore della bergamasca. Insomma, vietato fare calcoli, bisogna arrivare davanti.
In caso di vittoria, la valdostana rientrerebbe nella ristrettissima cerchia di chi in carriera ha in bacheca la coppa generale e quella di quattro discipline diverse (tra le donne solo Maria Riesch ci riuscì, ma va detto che sono state solo 10 le coppe di combinata nella storia, e che la coppa del SuperG esiste solo dal 1986). Sarebbe inoltre la prima donna a vincere lo stesso anno le coppe di discesa libera, gigante e SuperG, impresa riuscita in ambito maschile solo a Pirmin Zurbriggen, Hermann Maier e Marco Odermatt.
Alla ricerca della seconda Coppa di SuperG

Il SuperG di La Thuile ha regalato a Brignone il sorpasso di misura su Lara Gut-Behrami, che sarà agguerritissima per raccogliere almeno un successo finale in questa stagione. La valdostana guida di 5 punti (570 punti contro 565), quindi anche in questo caso per togliersi da ogni impiccio domenica sera (partenza ore 18) bisogna arrivare davanti. A parità di punti, Brignone vincerebbe per il maggior numero di vittorie (3 a 1). Per lei sarebbe un bis, dopo che si impose nel 2022.
Federica Brignone insegue nella Coppa del Mondo di gigante

La porta resta aperta nella Coppa di gigante (già vinta nel 2020), l’unica in cui l’azzurra si ritrova ad inseguire, ma specialità in cui quest’anno si è già laureata campionessa mondiale a Saalbach. Sono 500 i punti in classifica, frutto di ben 5 vittorie ma anche di 3 ritiri (tutto o niente), al contrario della leader Alice Robinson, molto più costante e avanti di 20 punti. Non sarà facile guadagnarli, ma a Sun Valley martedì 25 marzo (prima manche alle 16.30, seconda alle 19) “basterebbe” una vittoria (o un secondo posto se la neozelandese dovesse arrivare dietro). Sperando che si confermi il feeling in gigante con le località che iniziano per “S” (vedi Soelden, Semmering, Sestriere, Saalbach, tutte vittorie quest’anno).