Arco di Augusto, le petizioni convergono: “Prioritaria la pedonalizzazione totale”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera dei promotori delle due petizioni riguardo la "semipedonalizzazione" di piazza Arco di Augusto.
Arco di Augusto 1 febbraio 2019
I lettori di Aostasera

Il susseguirsi di notizie degli ultimi giorni, che hanno descritto una città divisa dalle future sorti legate alla pedonalizzazione di una della più importanti piazze di Aosta, di certo quella che ne ospita il Monumento simbolo, non ha pienamente colto la visione comune verso la quale le due petizioni hanno con chiarezza chiesto di puntare l’azione pianificatrice della nostra amministrazione: quella di restituire centralità ma anche dignità alla piazza del Monumento fondante della nostra comunità.

Dignità che comunemente riconosciamo vilipesa dal passato utilizzo del monumento quale rotatoria, ma altrettanto seriamente compromessa dall’attuale semi-pedonalizzazione, che senza averne migliorato la fruibilità, ne vede ancor più gravemente deturpato il decoro estetico, con l’immediata conseguenza di respingere, anziché attrarre, cittadini e visitatori.

Non c’è divergenza alcuna nelle nostre petizioni nel definire di importanza prioritaria e strategica la pedonalizzazione totale di piazza Arco di Augusto, nell’ottica di trasformarla in un secondo polo di centralità cittadina, che possa accogliere, magari in un verde prato all’inglese, gli importanti eventi, manifestazioni e concerti che popolano il nostro Capoluogo regionale.

Altrettanto comune e condivisa è però la seria preoccupazione che, in un orizzonte temporale di fine legislatura, l’inaccettabile situazione provvisoria di semi-pedonalizzazione corra il rischio di diventare un disastro permanente dalle fallimentari conseguenze, non solo per gli operatori economici del quartiere o per i cittadini costretti a paradossali gincane, ma anche per un’amministrazione che, non tenendo fede agli impegni presi, ucciderebbe le speranze rigenerative di una città.

Se è prerogativa dell’amministrazione comunale, anche attraverso l’ausilio di consulenti tecnici qualificati, l’individuazione degli strumenti e delle modalità attuative correlate ad una tale trasformazione, pieno diritto di indirizzo politico (nel senso di costruzione della polis) spetta oggi anche alla cittadinanza, nella definizione del futuro volto della città che tutti vivremo. In un tale contesto e senza contrapposizione alcuna, le due petizioni si trovano profondamente allineate su:

– la stessa visione di una piazza Arco di Augusto totalmente pedonalizzata che possa degnamente valorizzare il Monumento simbolo della città di Aosta, favorendo le relazioni sociali, le attività culturali, artistiche, sportive ed economiche;

– la stessa urgenza di definizione di un termine temporale, non superiore ai 10 mesi, per l’inaccettabile situazione di semi-pedonalizzazione, che non può e non deve trasformarsi da provvisoria a permanente;

– la stessa prioritaria necessità di favorire una fruibilità totale del Monumento e della sua piazza da parte delle persone, pur continuando a garantire, come succede in moltissime città (vedasi il progetto “Piazze Aperte” in Porta Genova a Milano), accesso ai residenti, zone di carico e scarico per gli operatori economici, un limitato numero di posti auto gratuiti riservati alla sosta breve, collegamenti con navette elettriche da/per i parcheggi di prossimità (Consolata e Carrel).

Di fronte ad una reale impossibilità di portare a compimento in tempi brevi ed accettabili, per le sorti non solo del commercio ma anche dell’immagine della città, il processo di totale pedonalizzazione della piazza, preferibile allora sarebbe, ahinoi, rispetto all’attuale scempio, il ritorno al traffico veicolare intorno all’Arco, che diventerebbe da quel momento simbolo plastico dell’incapacità politica e amministrativa della nostra città.

0 risposte

  1. Non capisco come si possa dire che lo stato attuale sia uno scempio rispetto al precedente. Prima…quando le auto posteggiavano a pettine per andare a prendere una pizza oppure una vite in ferramenta ..oppure quando i turisti dovevano fare attenzione alle auto per fare una foto era uno scempio..oppure ancora quando ci si sedeva al dehors delle baracchette con le auto e le moto ad un metro era uno scempio. Molto meglio di prima è sicuramente…diamo tempo all’Amministrazione e sicuramente le cose miglioreranno. In fin dei conti questa Amministrazione ha avuto coraggio di affrontare la questione….negli ultimi vent’anni chi l’ha preceduta cosa ha fatto?

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