“Non voglio il rimborso dell’elisoccorso ma che il Comune sistemi la segnaletica”

La posizione dell'alpinista che ha citato in giudizio il Comune di Valgrisenche.
Uno scorcio della Valgrisenche
I lettori di Aostasera

Ho letto l'articolo che mi riguarda e voglio precisare quanto segue:
Premetto che ho tentato in vari modi di comunicare con il Comune di Valgrisenche (sito internet del comune, lettera raccomandata, tramite il soccorso alpino della Valle d'Aosta) ma non ho mai avuto nessuna risposta. Tengo a precisare che la tariffa dell'elisoccorso l'ho già pagata.

Punto primo: non voglio assolutamente far passare il principio secondo cui le "imprudenze" devono essere a carico della collettività.  Secondo me c'erano gli estremi per cui il soccorso era "necessario", ma la Legge regionale non lo prevede e quindi ho pagato l'intera quota.

Punto secondo: contesto al Comune di Valgrisenche l'assoluta mancanza di segnalazioni nel tratto di uscita intermedia. Piuttosto che modifichino le cartine e le relazioni non indicando questa possibilità. Si tratta di attraversare terreni aperti senza particolari punti di riferimento, immaginiamoci se delle persone lo devono fare immersi nelle nuvole!!

Punto terzo: non è vero quanto asserisce il Comune che non ci sono mai stati soccorsi per la perdita di orientamento.  Basta andare sul sito -vie ferrate.it-  per leggere testualmente "tutti gli anni dobbiamo recuperare qualche alpinista che scende subito nel vallone"  (questa frase si riferisce alla discesa dalla cima perché anche lì c'era un problema di segnaletica), inoltre nel luglio scorso quando ho informato il corpo Guide della Valgrisenche mi è stato scritto "AVEVO GIA’ EVIDENZIATO IL PROBLEMA DELLA VIA DI USCITA MA NON HO OTTENUTO RISPOSTA" .

Concludo dicendo che: Se chiedevo semplicemente al Comune "potreste sistemare la segnaletica?" probabilmente la risposta non ci sarebbe stata (come non c'è stata quella ai miei tre messaggi già inviati), rivolgendomi al Giudice di Pace spero che qualche azione correttiva sia effettivamente fatta. Soprattutto per i futuri fruitori della ferrata. La richiesta del rimborso al 50% della tariffa?  Che se la tenga pure il Comune! A me interessa che si possa andare in montagna serenamente .

Tralascio tutte le considerazioni sulla mia conoscenza della montagna che mi sembrano irrispettose per una persona che è da 40 anni che frequenta la montagna e non ha MAI richiesto l'intervento del Soccorso Alpino.

Cordiali saluti
Roberto Belvisi

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