Tutto quello che ci riserva il cielo nel mese di marzo. Dall'equinozio primaverile, a Venere e Marte vanno incontro a Saturno fino alla costellazione del mese, quella del Cancro.
Alzando gli occhi al cielo, ci saranno molte cose da vedere in questo mese. Il ricercatore Paolo Recaldini ci racconta anche della "Snow Moon", la Luna piena di febbraio per i nativi americani e della suggestiva "polvere di stelle" che si può notare all’interno costellazione dell’Auriga.
Cosa vedremo alzando gli occhi al cielo all'inizio del nuovo anno? Farà bella mostra di sé la "V" di stelle disegnata dalle Iadi e Aldebaran, la gigante rossa che simboleggia l’occhio del Toro, ma anche Orione, il gigante, che dominerà il firmamento assieme alla sfavillante Sirio.
Il cielo del mese di dicembre, anche grazie alle lunghe notti successive al solstizio d'inverno, presenta alcune interessanti opportunità per osservare il cielo: tra pianeti, sciami di meteore e costellazioni.
Cosa ci riserva il cielo nel mese di ottobre? A raccontarcelo è la rubrica “Un, due, tre stella!” realizzata dalla Fondazione Clément Fillietroz-ONLUS con il contributo della Fondazione CRT.
Il cielo del mese a cura della Fondazione Clément Fillietroz-ONLUS con il contributo della Fondazione CRT. Fra le tante segnalazioni, martedì 22 settembre, alle 21.21 è l’istante dell’equinozio di autunno.
In Valle d’Aosta sarà coperto fino a quasi il 5% del disco solare, con il massimo del fenomeno tra le ore 12.15 e le ore 12.20. Paolo Recaldini dell'OAVdA illustrerà il fenomeno in una speciale diretta online, che sarà proposta oggi alle ore 21 in collaborazione con la Biblioteca Regionale “Bruno Salvadori” di Aosta.
Man mano che la bella stagione si avvicina, la Via Lattea diventa sempre più protagonista della notte. Quella scia dal colore biancastro che attraversa il cielo è stata interpretata dai nostri antenati in vario modo, come un sentiero (da cui il nome che usiamo), un fiume o addirittura la spina dorsale della volta celeste.
Oggi scopriamo la piccola ma affascinante costellazione della Chioma di Berenice. Una volta rappresentava il ciuffo alla fine della coda del Leone, ma a metà del III secolo a.C. venne introdotta come gruppo di stelle a parte. Come mai? Ce lo raccontano i ricercatori dell'Osservatorio astronomico della Valle d'Aosta.
La stella più brillante del trapezio è Regolo, che occupa il vertice sudoccidentale, in basso a destra. Il nome italiano deriva dal latino Regulus, che è anche il nome ufficiale della stella e significa “piccolo re”.
In questa puntata della rubrica "Un, due, tre stella!" i ricercatori dell'Osservatorio astronomico della Valle d'Aosta danno alcuni suggerimenti per scoprire le meraviglie del cielo.
Oggi, lunedì 21 dicembre 2020, è una giornata importante dal punto di vista astronomico. Il cielo ci offre un paio di regali, quasi a compensare un po’, almeno metaforicamente, le difficoltà, quando non i drammi, che tutte e tutti stiamo affrontando in questo periodo.