Coronavirus, in Valle d’Aosta sostanziale stabilità della pandemia

L’incidenza dei nuovi casi valdostani ha invertito il trend in discesa passando dai 41,59 casi per 100mila abitanti ai 50,39 facendo sfumare la speranza di passare a “zona bianca”.
Grafico RT Valle d'Aosta
Un epidemiologo per amico

La stima di Rt negli ultimi 14 giorni, aggiornata al 17 febbraio, è invariata rispetto alla settimana precedente (0,90) a fronte di un aumento dell’indice nazionale da 0,95 a 0,99. L’incidenza dei nuovi casi valdostani ha invertito il trend in discesa passando dai 41,59 casi per 100mila abitanti ai 50,39, sempre alla data del 17 febbraio, facendo sfumare la speranza di passare a “zona bianca”. In termini assoluti, con qualche piccola approssimazione, vuol dire essere passati da 52 a 63 nuovi casi settimanali, poco più di uno al giorno.

Vi faccio notare che se la matematica non è un’opinione bastava un nuovo caso in meno per rimanere sotto la soglia dei 50 casi/100.000: ma tant’è, gli algoritmi sono algoritmi. Forse una maggiore attenzione ai denominatori non farebbe male. Un conto è applicare una formula ai 10 milioni di abitanti della Lombardia, un altro ai 125.000 della Valle d’Aosta.

L’unico vero segnale di allarme, per quanto si evince dall’ultimo report nazionale, è un aumento dei focolai, che invece erano in calo da tre settimane: ma purtroppo, come sempre, il dato numerico non è disponibile, per cui non sappiamo di quanto sia stato l’aumento e non ci è permesso fare un’analisi del trend storico di tale parametro.

Grafico RT

Grafico RT

I dati giornalieri di incidenza, aggiornati al 20 febbraio, sono decisamente positivi. Il confronto con la media giornaliera della settimana precedente (quella dal 6 al 12 febbraio) dimostra 6,3 nuovi casi positivi per 100.000 (erano 7,0); 9,0 ricoveri in regime ordinario (erano 16,4); 1,5 ricoveri in Terapia Intensiva (erano 2,2). In ultimo i decessi, che erano stati 3,2 per 100.000 durante tutta la settimana si sono ridotti a 1,6 (la metà esatta).

Le linee rosse dei grafici che seguono mostrano questi dati in modo meno noioso e più facilmente comprensibile.

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In ultimo la campagna vaccinale che procede spedita, purtroppo limitata dalla quantità dei vaccini disponibili: le dosi complessivamente somministrate sono state il 97,6% delle dosi consegnate alla nostra Regione, ad oggi la percentuale più elevata tra tutte le regioni e Provincie autonome italiane.

Rispetto al target degli 80mila residenti da vaccinare, alla data del 20 febbraio la prima dose è stata somministrata all’8,8% della popolazione (la settimana scorsa era il 6,9%) ed il 5,1% ha completato il ciclo vaccinale con le due dosi. Riguardo agli over 80, tali percentuali sono il 19,8% (la settimana scorsa era il 15,9%) ed il 5,5%.

I due grafici che seguono ne danno un’idea più immediata.

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Arrivederci alla prossima settimana.

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