Riaperta la Val Ferret con la strada alternativa della Montitta
Revocata la chiusura introdotta da ieri, ma restano tuttavia in essere le determinazioni adottate all’inizio del mese relativamente alla situazione del ghiacciaio di Planpincieux. Tra queste, il divieto di accesso e il coprifuoco in alcune zone.
Nessuna criticità per il ghiacciaio di Planpincieux, riaperta la strada per Rochefort
Come emerge dal report di allertamento sintetico redatto quotidianamente da Fondazione Montagna Sicura, infatti, non sono state rilevate criticità nei valori monitorati per l’evoluzione dinamica del ghiacciaio.
Val Ferret, revocate le misure di sicurezza. Nessuna criticità per il ghiacciaio di Planpincieux
La Val Ferret è nuovamente accessibile attraverso la strada comunale per Planpincieux e raggiungibile con i mezzi pubblici da La Palud.
Maltempo, chiusa la Val Ferret. Sale il livello di allerta per il Ghiacciaio Planpincieux
Chiusure temporaneamente la strada per Planpincieux e quella per Rochefort in Val Ferret, a causa della situazione di criticità idrogeologica. Prosegue, nel frattempo, il monitoraggio del ghiacciaio. A Courmayeur procede la normale attività turistica.
Rientra l’allerta sul Ghiacciaio di Planpincieux. La Val Ferret può riaprire
Il sindaco Stefano Miserocchi ha firmato questa mattina l’ordinanza che prevede, dalle 12 di oggi, domenica 9 agosto, la riapertura della Valle.
Planpincieux, Forza Italia ed il Comitato val Ferret: “Rischio di danni economici e di immagine immediati e non”
Il partito ed il Comitato chiedono attenzione alla gestione della comunicazione che, spiegano, ha già provocato “numerose disdette per il fine settimana in strutture ricettive di Courmayeur”.
Allerta ghiacciaio di Planpincieux, avviata l’evacuazione della Val Ferret
Scattata questa mattina l’evacuazione di una trentina abitazioni che si trovano nella parte bassa della Val Ferret oltre al divieto di transito lungo la strada comunale della vallata.
Ghiacciaio di Planpincieux, il caldo mette in allerta. Chiusa la poderale per località Rochefort
La chiusura è stata decisa attraverso un’ordinanza dal Sindaco Miserocchi, provvedimento resosi necessario a seguito “della scheda di allertamento sintetico del ghiacciaio di Planpincieux” per il deflusso idrico ed il trend anomalo delle temperature.
Ghiacciaio di Planpincieux, l’inverno ferma l’emergenza
Il passaggio ad una dinamica glaciale di tipo invernale – spiega una nota dell’Assessorato al Territorio – fa sì che si chiuda la fase emergenziale attivata a fine settembre del ghiacciaio in Val Ferret. Fondazione Montagna Sicura proseguirà comunque nel monitoraggio.
Ghiacciaio di Planpincieux, crolla una porzione da 3mila m³ ma la linea rallenta ancora
Stando al bollettino quotidiano è crollata una piccola porzione, assieme ad altri piccoli crolli trascurabili del “settore A” del ghiacciaio, quello più in basso, che intanto rallenta fino a 100 cm al giorno. Gli altri due settori, invece, si spostano a velocità costante.
Ghiacciaio di Planpincieux, riaperta anche ai turisti la strada della Val Ferret
Il Sindaco di Courmayeur ha infatti emanato una nuova ordinanza che permette anche ai turisti di transitare nella zona. Il Ghiacciaio intanto rallenta nel settore B, quello da 250mila m³, e accelera nel settore A raggiungendo valori massimi di velocità di 105 cm/giorno.
Ghiacciaio di Planpincieux, la sezione instabile scivola a velocità costante
Prosegue l’accelerazione della porzione “A”, quella più in basso. La sezione “B”, invece, con i 250mila m³ potenzialmente instabili continua il suo trend di velocità. A spiegarlo, nel bollettino quotidiano, Fabrizio Troilo, glaciologo di Fondazione Montagna Sicura.
Ghiacciaio di Planpincieux, una porzione del settore frontale accelera ma non si aggrava lo scenario
A spiegarlo il bollettino che, quotidianamente, verrà divulgato dalla Regione. La Presidenza precisa che la porzione del ghiacciaio non interessa in nessun modo il fondovalle, le strade, o le abitazioni.
Rischio crolli dal ghiacciaio: chiusa la strada per la Val Ferret
Da questa sera limitazioni alla circolazione. Dai dati forniti da Fondazione Montagna sicura il potenziale pericolo di crollo riguarda un volume di circa di 250.000 m3.