La proposta di legge, depositata oggi da Lega Vallée d'Aoste, Pour l'Autonomie, Progetto Civico Progressista e Consigliere Baccega (Gruppo Misto, referente di Forza Italia), introduce anche l'indennità sanitaria valdostana anche a favore degli specialisti ambulatoriali.
Dopo le indennità erogate al personale l'Azienda ha approvato la delibera che quantifica quelle per la dirigenza in 3.157,89 euro. L’atto, sospeso per il ricorso del Consiglio dei Ministri respinto dalla Consulta, riguarda 382 dipendenti e 93 medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta.
La firma tra Regione, Cpel e le organizzazioni sindacali, è avvenuta negli scorsi giorni. L’erogazione delle indennità, pari a 1 milione 100mila euro, era stata inizialmente sospesa perché il Consiglio dei ministri aveva sollevati la questione di legittimità costituzionale.
Dopo che la Consulta ha riconosciuto come legittima l'indennità "una tantum" per gli operatori socio-sanitari, le Funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil si dichiarano soddisfatte. Resta però fuori il personale del JB Festaz, ma i sindacati spiegano: "Continueremo a batterci, affinché vengano eliminate le disparità".
La Consulta ha bocciato le questioni di legittimità sollevate dal Consiglio dei Ministri sull'indennità una tantum per i sanitari impegnati nell'emergenza e sull'indennità sanitaria regionale per attrarre medici.
La somma assegnata al personale del Comparto ammonta complessivamente a 1 milione 356mila 805,92 euro lordo Azienda, corrispondenti a 1 milione 025mila 552,47 lordo busta, e coinvolge 1454 lavoratori dipendenti.
Le somme disponibili – 458mila 884,17 euro – per il pagamento delle indennità saranno attribuite a tutti coloro da marzo a maggio sono stati maggiormente esposti al rischio contagio. L’attribuzione è di 22 euro, lordo busta, per ogni turno effettivamente reso da tutto il personale dipendente.
Sugli emendamenti approvati ieri in seno al Dl sui debiti fuori bilancio della Regione, esprime soddisfazione l'Assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse.