Usl, al via un’indagine sulla risposta del personale dell’Azienda al vaccino Pfizer

L'Usl, assieme alla Struttura di Medicina preventiva e Risk management, ha deciso di implementare il monitoraggio della risposta immunitaria dei dipendenti che si sono sottoposti al vaccino Pfizer-BioNTech. L'iniziativa, che durerà circa un mese, servirà per avere un quadro della copertura immunologica del personale.
Vaccino Pzifer
Società

Prenderà il via il prossimo 1° marzo l’indagine sulla risposta immunitaria del vaccino Pfizer sui dipendenti Usl.

A scriverlo è l’Azienda sanitaria stessa che, con il coordinamento della Struttura semplice dipartimentale Medicina preventiva e Risk management diretto dalla dottoressa Marina Tumiati, oltre che a proseguire nello screening sierologico per SARS-CoV2 ha deciso di implementare il monitoraggio della risposta immunitaria dei dipendenti che si sono sottoposti al vaccino anti-Covid Pfizer-BioNTech, disponibile nella prima fase della campagna vaccinale.

“L’iniziativa ambiziosa promossa dalla Struttura si propone di verificare la copertura immunologica dei lavoratori in Sanità, nella prospettiva che questa abbia ricadute positive sull’abbattimento della circolazione virale in ambito sanitario ed il contenimento del contagio anche nella popolazione valdostana”, ha spiegato Tumiati.

Le operazioni del primo screening dureranno circa un mese e al termine di questo periodo sarà possibile avere un quadro della copertura immunologica dei dipendenti dell’Azienda sanitaria.

“L’obiettivo – prosegue Tumiati – è quello di garantire la maggior salvaguardia possibile di operatori e pazienti, auspicando un accesso più sicuro ai presidi sanitari della Valle, in grado di garantire la ripresa delle attività a tutela della salute del cittadino e, conseguentemente, il riavvio di una nuova ‘normalità’”.

 Anche per raggiungere questo obiettivo – chiude la nota Usl –, la Struttura Medicina preventiva e Risk management auspica una forte adesione da parte del personale interessato.

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