Corte dei Conti, il Procuratore sollecita il “confronto con autorità e uffici” della Valle

Il richiamo è contenuto nella relazione d'inaugurazione dell’anno giudiziario contabile, pubblicata oggi, venerdì 11 marzo, assieme a quella del Presidente della sezione giurisdizionale per la Valle d’Aosta.
La Corte dei Conti di Aosta
Cronaca

La pandemia ferma, anche nel 2022, l’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti in Valle d’Aosta. Il presidente della Sezione giurisdizionale Donato Maria Fino e il procuratore regionale Giuseppe De Rosa hanno completato le loro relazioni, che però non sono state presentate in pubblica udienza, ma semplicemente pubblicate sul sito della Corte nella mattinata di oggi, venerdì 11 marzo, giorno in cui si sarebbe tenuta la cerimonia in presenza.

Udienze: manca sede idonea

Il nuovo responsabile dell’ufficio inquirente contabile, succeduto lo scorso gennaio al predecessore Massimiliano Atelli, ha comunque osservato, nel suo documento, che al “perdurare della emergenza epidemiologica” vanno aggiunte le “difficoltà in cui versa la locale Sezione giurisdizionale”, poiché “priva di una sede presso la quale non solo celebrare l’odierna ricorrenza, ma anche idoneamente svolgere tutte le ulteriori udienze”.

La Procura sottodimensionata

Il procuratore De Rosa ha quindi espresso l’auspicio che “il 2022 sia l’ultimo anno di sospensione delle celebrazioni delle inaugurazioni dell’anno giudiziario della Corte” e che, “quanto prima, la Sezione giurisdizionale possa disporre di strutture funzionali ai compiti e al ruolo istituzionale svolti”. Peraltro, pure la Procura, agli occhi di colui che la guida, “risulta di fatto sottodimensionata”, sia “in termini di personale di magistratura e amministrativo”, sia “con riferimento alla disponibilità di spazi fisici idonei”.

L’appello all’impegno delle forze di polizia

Guardando all’anno da poco iniziato, l’intento della Procura è “focalizzare sempre di più la propria azione sugli ambiti istruttori di maggior rilievo”, obiettivo per cui “un più significativo sforzo di impegno e di collaborazione sarà pertanto chiesto alle forze di polizia”. Inoltre, continua il ragionamento del Procuratore regionale, nella prospettiva non solo di reprimere, ma anche di prevenire gli illeciti contabili, “necessario si configurerebbe il confronto con le autorità e gli uffici della realtà territoriale”, perché le attività inquirenti “si svolgono a sostegno e nell’interesse della parte migliore della pubblica amministrazione”.

120 nuovi fascicoli nel 2021

Venendo ai dati sull’attività, nel 2021 sono state avviate 120 nuove istruttorie, tutte per ipotesi di responsabilità amministrativa. Le segnalazioni di danno che hanno determinato l’apertura dei fascicoli sono arrivate in 51 casi da enti locali, in 21 da enti pubblici, in 20 da amministrazioni dello Stato, in 8 da privati cittadini, in 6 dall’Arma dei Carabinieri, in 4 dalla magistratura ordinaria, in 3 dai mass media, in 3 da esposti anonimi e in 2 dalla Guardia di finanza. I fascicoli pendenti al 31 dicembre 2021 con vicende penalistiche di rilievo contabile sono 46. Alla stessa data, i fascicoli in carico alla Procura regionale sono risultati essere 576.

Giuseppe De Rosa
Giuseppe De Rosa, il nuovo procuratore.

Le indagini: instaurati 11 giudizi

Dicendo dell’attività d’indagine, nel 2021 sono state definite 87 istruttorie con provvedimenti di archiviazione. 14 gli inviti a dedurre formulati, 4 divenuti degli atti di citazione e 2 culminati in archiviazione. Lo scorso anno si è avuta l’instaurazione di 11 giudizi, sull’emanazione di 9 citazioni (contestando danni per 305.343,64 euro) e 2 ricorsi di responsabilità sanzionatoria pecuniaria. La durata media dei tempi di chiamata dei soggetti ritenuti responsabili di danni erariali, con riferimento al momento di apertura dei relativi fascicoli, si è attestata sui 692 giorni.

Danno a una “in house”, udienza in maggio

Una delle contestazioni mosse, oltre a quelle già affiorate alle cronache nel tempo, verrà discussa in udienza il prossimo 19 maggio. Riguarda il presunto danno cagionato ad una società “in house” di un ente pubblico valdostano, a seguito di “condotte commissive e omissive di soggetti” di entrambi i contesti che, secondo la Procura, avrebbero determinato l’attribuzione nel 2019 e 2019, in violazione delle norme in materia, di emolumenti in favore dell’Amministratore unico della partecipata.

Appellata l’assoluzione dell’ex sindaco Centoz

Scorrendo la relazione si scopre poi che la Procura regionale ha appellato l’assoluzione dell’ex sindaco di Aosta Fulvio Centoz, decisa dalla Sezione giurisdizionale alla fine dello scorso anno. La contestazione di danno mossa al già primo cittadino ammontava a circa 74mila euro e concerneva la proroga dell’incarico, tra il 2015 e il 2016, di un dirigente tecnico del Municipio. Secondo l’istruttoria inquirente, il posto era stato oggetto di riorganizzazione e non poteva essere riassegnato. La Procura insiste “per l’accoglimento di tutte le domande già proposte” e la vicenda è così destinata ad essere oggetto di un nuovo pronunciamento, da parte delle Sezioni centrali d’appello.

Ricorso anche da un condannato

Appello, ma dal condannato, è giunto anche sulla causa conclusasi in piazza Roncas all’inizio del 2021, che ha visto la maggior affermazione di danno da parte della Sezione lo scorso anno. Si tratta di un titolare di ricevitoria del lotto, cui era contestato il mancato riversamento dei proventi delle giocate per un importo di oltre 397mila euro. I giudici contabili, come sottolinea nella sua relazione il presidente Fino, avevano deciso sulla base del fatto che un esercente “ben può, egli stesso, operare delle giocate nel suo personale interesse”, ma ciò “non significa che abbia titolo per farlo gratuitamente”.

Sezione giurisdizionale, i giudizi principali

Il presidente Fino ha quindi ripercorso i sei principali giudizi di responsabilità che hanno impegnato la Sezione nel 2021. Oltre a quello chiuso con la fondatezza del danno, un altro si è concluso con l’accesso del convenuto al rito abbreviato (la causa viene definita con il versamento della somma ipotizzata, abbattuta percentualmente per il rito alternativo) e i restanti quattro hanno visto il rigetto dell’ipotesi di accusa. Quanto alle udienze in materia pensionistica, il caso più rilevante ha riguardato il ricorso (respinto) di alcuni funzionari di Polizia sull’onerosità degli anni di conseguimento della laurea, in disparità a quanto avviene per l’Arma dei Carabinieri.

Un’affollata udienza alla Corte dei Conti (immagine d’archivio).

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