Al via le procedure per individuare le prime 22 posizioni di particolare responsabilità

Dopo l'approvazione nel luglio scorso del disegno di legge, la Giunta regionale ha deliberato l'istituzione, a partire dal 1° aprile 2024, delle posizioni di particolare responsabilità, che saranno oggetto nei prossimi mesi di procedure selettive. 
Palazzo Regionale
Politica

Prende forma la riforma della macchina amministrativa regionale elaborata dall’Università Bocconi. Dopo aver approvato nel luglio scorso il disegno di legge, la Giunta regionale ha deliberato l’istituzione, a partire dal 1° aprile 2024, delle posizioni di particolare responsabilità, che saranno oggetto nei prossimi mesi di procedure selettive.

Poste sotto il dirigente della struttura regionale, le PPR sono dotate di poteri di firma a rilevanza esterna, poteri di spesa e di organizzazione di risorse umane.

Possono concorrere agli incarichi, con una durata minima di tre e massima di cinque anni, i funzionari con rapporto di lavoro a tempo indeterminato dipendenti dell’Ente, che avranno diritto ad un trattamento economico accessorio, che va da un minimo di 10.000 ad un massimo di 18.000 euro lordi annui. Sono previste, in particolare, cinque fasce economiche, a seconda del grado di complessità, responsabilità, e rilevanza delle funzioni assegnate.

Le posizioni di particolare responsabilità individuate dai coordinatori sono 20 nell’ambito dell’organico di Giunta regionale, una per il Consiglio regionale e una per l’organico del Corpo valdostano dei Vigili del Fuoco. A queste se ne aggiungeranno altre nell’ambito dell’organico delle Istituzioni scolastiche ed educative della Regione, che dovranno però ancora essere definite.

Il conferimento degli incarichi sarà preceduto da un avviso pubblico, rivolto ai funzionari interni all’Ente, finalizzato ad acquisire le candidature e i curricula dei dipendenti interessati. Ogni candidato potrà presentare fino ad un massimo di 3 domande per 3 diverse posizioni. La valutazione comparativa dei curricula è effettuata da una Commissione interna sulla base delle competenze professionali ed esperienza, requisiti culturali, valutazione individuale della performance e attitudini e capacità di problem solving, relazionali e di leadership.

Riforma della macchina regionale, Aggravi accusa: “Il finale sembra già scritto”

13 giugno 2023

Il disegno di legge sulle particolari posizioni dei funzionari categoria D, arriva in Commissione, fa dire al vice capogruppo della Lega VdA Stefano Aggravi che sulla riforma della macchina regionale, al di là delle dichiarazioni, “il finale sembra già scritto”.

Il 17 maggio scorso in seduta congiunta la I e la II Commissione consiliare hanno audito il Presidente della Regione accompagnato dagli esperti di SDA Bocconi di Milano, ricorda Aggravi, per presentare le prime valutazioni in merito alle risultanze dello studio sull’adeguamento del modello organizzativo dell’Amministrazione regionale.

“Tra i vari punti, proprio in relazione al futuro dell’articolazione dell’Amministrazione regionale e proprio sulle c.d. “PPO rafforzate”chiedevo lumi.  – scrive Aggravi –  Ora, alla luce dei contenuti del d.d.l. n. 107, mi chiedo: ma l’anteprima vista il 17 maggio è in realtà la presentazione di un gran finale già scritto? Teniamo conto che in quella sede si tenne a precisare che il lavoro era ancora in corso, seppur si fosse di fatto già fissata almeno una data di presentazione ai primi componenti dell’Amministrazione regionale (non a tutti i dipendenti coinvolti…). Dunque, tra le varie cose, considerando poi che il cambio di Governo e di Presidenza è avvenuto in corso di opera, mi chiedo: chi sta guidando questa “riforma – revisione”?”

Il vicecapogruppo della Lega VdA si domanda, quindi, “perché troviamo oggi in discussione questo disegno di legge che di fatto modifica un pezzo “della coda” di questo grande processo ancor prima della conclusione delle valutazioni e del ridisegno complessivo dell’articolazione regionale? Quale è il fine, la premura di fare questo passo?”.

Al via la riforma della macchina regionale: in futuro meno coordinatori e dirigenti

Meno coordinatori e dirigenti e più posizioni organizzative particolari. La riforma della macchina amministrativa regionale elaborata dall’Università Bocconi muove i primi passi oggi con l’approvazione da parte della Giunta regionale di un disegno di legge, relativo alla disciplina delle particolari posizioni dei funzionari categoria D. L’articolato, come spiegato oggi dal Presidente della Regione Renzo Testolin, “permetterà di iniziare un percorso di ristrutturazione dell’amministrazione regionale con l’introduzione di nuove figure intermedie fra i funzionari e i dirigenti, per creare quelle figure di mezzo che potranno snellire ed efficientare nello stesso tempo l’apparato amministrativo”.

Lo studio realizzato dall’Università Bocconi è stato presentato nei giorni scorsi alle competenti commissioni consiliari.
“La filosofia che guida il percorso è di uno snellimento delle strutture dirigenziali, con delle figure intermedie che possano acquisire delle competenze che ora sono di esclusiva gestione dei dirigenti e quindi, l’assegnazione di risorse sia umane che finanziarie da gestire.  – prosegue Testolin – Con la possibilità di creare questa nuova figura, si possono ipotizzare a regime di creare un numero minore di dirigenze per valorizzare delle strutture più snelle e coordinate in maniera diversa. Per questo saranno predisposti anche dei percorsi di formazione per accompagnare questo percorso di ammodernamento dell’amministrazione regionale”.

I numeri dello “snellimento” della macchina regionale, previsti dallo studio Bocconi, al momento sono ancora riservati.
“Il percorso sarà lungo e articolato, anche perché necessiterà di confronti, sia dal punto di vista normativo che contrattuale, sia con gli operatori che con i sindacati.  – conclude Testolin – Uno degli obiettivi del piano della Bocconi è di arrivare ad un coordinatore per assessorato e 3/4 coordinatori di staff che siano trasversali”. 

 

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