Coppa del mondo di Biathlon, quarto posto per la staffetta italiana con Samuela Comola

Lisa Vittozzi in ultima frazione non è riuscita a recuperare il divario e chiude al quarto posto a 49 secondi dalle vincitrici e 22 dal podio.
Samuela Comola foto Pierre Teyssot Pentaphoto
Altro, Sport

Quarto posto per la staffetta italiana di biathlon, ieri in Svezia, nella 4×6 km femminile di Coppa del Mondo.

Rebecca Passler in prima frazione (16’42”3; 0+0 0+0; 2°) ha lasciato il testimone a Dorothea Wierer (17’06”6; 0+0 0+2), in seconda posizione che l’altoatesina ha mantenuto al cambio con Samuela Comola (Cse; 18’01”3; 0+2 0+1; 4° tempo parziale). L’Italia scivola al 4° posto, con la valdostana che dopo le due ricariche nel poligono a terra deve usarne una nel tiro in piedi, ma accusa qualche problema nel posizionare il colpo nella carabina. Quando lascia l’incombenza per l’ultima frazione, Comola ha 55”3 di ritardo dalla norvegese Tandrevold, in quel momento al comando. Lisa Vittozzi (16’59”5; 0+1 0+1) non riesce a recuperare il divario e chiude al quarto posto, con il tempo complessivo di 1h 08’49”7 (0+7), a 49 secondi dalle vincitrici e 22 dal podio.

“Per quanto riguarda la mia frazione – ha commentato Comola – onestamente poteva andare meglio. A terra la condizione del vento mi sembrava simile all’azzeramento e invece, come i tecnici mi hanno detto dopo la gara, avrei dovuto dare qualche tacca. In piedi ho cercato di forzare un po’ per recuperare e ho commesso un errore, dopodiché ho avuto problemi ad inserire la ricarica perché mi si incastrava il guanto. Forse può sembrare un risultato “deludente” per come eravamo abituati, però è anche vero che pur non facendo una gara perfetta siamo comunque nelle prime posizioni, dopo nazioni che questa volta hanno sbagliato poco”.

Sul gradino alto del podio la Norvegia (Juni Arnekleiv, Ida Lien, Ingrid Landmark Tandrevold, marte Olsbu Roeiseland; 1h 08’00”7; 0+4), davanti alla Francia (1h 08’15”9: 0+7) e alla Germania (1h 08’27”9; 0+7).

Nella 4×7,5 km maschile, l’Italia con Daniele Cappellari (16’44”2; 0+0 0+0; 4°), Didier Bionaz (Cse; 17’43”3; 0+1 0+2; 8° crono parziale; Italia 4°, a 33”8 dalla vetta), Patrick Braunhofer (18’02”1; 0+0 0+2; 11°; 8°) e Tommaso Giacomel (18’50”1; 0+1 2+3), conclude in ottava posizione, con il tempo complessivo di 1h 11’19”7 (2+9), a 2’07”3 di ritardo dai vincitori. Sul gradino più alto del podio la Norvegia (Endre Stoemsheim, Vebjoern Soerum, Johannes Dale, Vetle Sjaastad Christiansen; 1h 09’12”4; 0+7), davanti alla Francia (1h 09’34”9; 1+8) e alla Germania (1h 09’49”8; 1+18).

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