Valle d’Aosta per l’Ucraina, definite le procedure operative per l’accoglienza dei profughi

In base alla procedura definita oggi, all’arrivo in Valle i profughi dovranno recarsi al centro di accoglienza temporaneo della Croce Rossa Italiana a Chavonne dove sarà effettuato uno screening sanitario e un primo tampone Covid. La registrazione servirà per poter usufruire di un'adeguata assistenza.
Manifestazione no alla guerra Ucraina - Russia Aosta
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Poco meno di una settimana fa, la Valle d’Aosta preparava – attraverso una riunione operativa – la macchina dell’accoglienza dei profughi ucraini. Oggi, il Presidente della Regione Erik Lavevaz, ha convocato il tavolo di coordinamento sull’emergenza in cui sono state condivise le procedure per la gestione dell’accoglienza, soccorso e assistenza della popolazione proveniente dal paese colpito dalla guerra.

Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti delle strutture regionali coinvolte (Protezione civile, Politiche sociali, Sanità e Salute, Affari di Prefettura), dell’Azienda Usl, della Croce Rossa Italiana, della Caritas italiana, del Cpel, del Comune di Aosta, del Coordinamento Solidarietà Valle d’Aosta, della Caritas Diocesana e della Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta.

“I valdostani stanno dimostrando una grande generosità nei confronti di questa popolazione colpita dalla guerra – ha spiegato Lavevaz –, stanno arrivando numerose disponibilità e offerte che devono essere canalizzate in un sistema condiviso, anche attraverso il coinvolgimento degli enti locali e delle associazioni del Terzo settore. Questo è l’obiettivo del lavoro di coordinamento in atto e degli strumenti che nelle prossime ore saranno operativi, tra cui il numero verde e il conto corrente per la raccolta delle donazioni”.

In base alla procedura definita oggi, all’arrivo in Valle d’Aosta i profughi devono recarsi al centro di accoglienza temporaneo della Croce Rossa Italiana a Chavonne (Villeneuve) dove sarà effettuato uno screening sanitario e un primo tampone Covid. La registrazione servirà per poter usufruire di un’assistenza adeguata ricevendo anche, eventualmente, generi di prima necessità. Successivamente sarà assegnata loro la soluzione abitativa, verrà definita la presa in carico sanitaria e quella dei servizi sociali, in collaborazione con le associazioni e realtà del Terzo settore. È previsto anche l’impiego di mediatori linguistici.

A garanzia di una gestione semplificata e centralizzata dell’emergenza, la Protezione civile regionale ha attivato il numero verde 800 99 55 54, cui si possono rivolgere sia le persone che richiedono assistenza sia coloro che intendono mettere a disposizione gratuitamente appartamenti o stanze vuote per l’accoglienza.

Inoltre è stata attivata una raccolta fondi congiunta per l’assistenza alle persone che raggiungono la Valle dallo scenario di guerra. È possibile contribuire attraverso donazioni sul conto corrente Iban IT73 G 03069 09606 100000005667 intestato alla Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta, con la causale “Emergenza Ucraina“.

Attualmente, sono circa una quindicina i profughi ucraini arrivati in regione, e che hanno trovato una sistemazione autonoma. L’invito agli ospitanti, è di accompagnare i propri ospiti ad andare a registrarsi anch’essi a Chavonne, per accedere all’assistenza in caso di necessità.

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