Nell'agosto del ‘90 un alpinista tedesco di 27 anni ha lasciato Chamonix per raggiungere Domodossola attraverso le Alpi vallesane ma non è mai giunto a destinazione. "Il ritiro dei ghiacciai sta rivelando sempre più alpinisti le cui scomparse risalgono a diversi decenni fa”, spiegano le autorità svizzere.
E’ accaduto ieri, sul versante svizzero della montagna, all’altezza della capanna Solvay, a circa 4mila metri di quota. Le autorità elvetiche non hanno ancora completato l’identificazione della vittima.
L'incontro bilingue (italiano e francese), dal titolo "Il Colle del Gran San Bernardo e i colli alpini: luoghi di passaggio ricchi di storia e cultura", approfondirà la storia del Colle, da millenni una delle più importanti vie di comunicazione attraverso le alpi.
Con tre van sono partiti da Zurigo per raggiungere Lubaczów, città polacca a dieci chilometri dal confine ucraino. Alla guida c’erano anche due valdostani. Hanno consegnato beni di prima necessità, tra cui medicinali, e hanno portato in salvo tre famiglie ucraine.
La valdostana non sbaglia nulla, trova le linee giuste e chiude in prima posizione il Super-G. Superata, con il 17° successo, Deborah Compagnoni. In terra svizzera è però festa tutta italiana con 5 azzurre nei primi 9 posti: Brignone, Curtoni (2ª), Goggia (6ª) Bassino (8ª) e Marsaglia (9ª).
Non riesce il “colpaccio” alla valdostana, che finisce il suo Super-G a 1”90 dalla svizzera, autrice di una grande prestazione sulle nevi di casa. Seconda Sofia Goggia, a soli 18 centesimi dalla vetta, terza Shiffrin.
L’incidente, sul versante elvetico della montagna, è avvenuto attorno a mezzogiorno di ieri, martedì 19 ottobre. Gli alpinisti, entrambi svizzeri di 24 e 25 anni, erano a circa 4.140 metri di altitudine, quando sono caduti, riportando i traumi fatali.
Ottime le prestazioni dei due valdostani impegnati, oggi, nella quinta tappa della Swiss Bike Cup, a Basilea. Parisi ha infatti conquistato la terza posizione negli Juniores, mentre Nicole Pesse ha concluso nella Top ten tra le Under 23.
E’ accaduto alle 10.30 di oggi, lunedì 2 agosto, sull'impianto “Furgsattel”, sopra Zermatt. L’uomo, un 30enne portoghese, è morto all’ospedale di Sion, dov’era arrivato gravemente ferito.
La 23enne valdostana, nel meeting in corso a Ginevra, firma nei 400 ostacoli uno stratosferico 55.68. Terzo posto dietro l'ucraina Tkachuk, prima la belga Couckuyt
L’incidente, sul versante nord-ovest della montagna, in territorio elvetico, si è verificato nel primo pomeriggio di ieri, venerdì 14 maggio, a 3.600 metri di altitudine. La vittima era domiciliata nel cantone di Zurigo.
L’incidente è avvenuto attorno alle 10.30 di oggi, venerdì 16 aprile. La vittima è residente in Francia. Era con un amico 22enne e, assieme, avevano scalato la montagna dopo aver passato la notte al bivacco Rossi e Volante, in Val d’Ayas.
L'uomo, un polacco residente in Germania, stava scendendo con un amico dal rifugio “ Hörnli”, quando è scivolato sul sentiero innevato, precipitando per circa 300 metri. Trasportato in ospedale a Berna, è spirato il giorno dopo.
Per aprire le stazioni sciistiche del territorio elvetico dovranno ricevere un’apposita autorizzazione dal loro cantone, accordata solo se la situazione epidemiologica lo consente.
La vittima stava scendendo dalla vetta, assieme ad un compagno: i due non erano legati. L’incidente, sul versante svizzero della montagna, è avvenuto a 4.003 metri, subito dopo aver lasciato il rifugio Solvay.