Adu VdA e il progetto fotografico “L’ultimo vallone selvaggio” hanno deciso di organizzare anche quest’anno “Una salita per il Vallone in difesa delle Cime Bianche”. Piovono critiche sul collegamento: "Si andrà oltre i 100 milioni di euro, la Valle d'Aosta rischia il default".
Il Presidente della Corte Costituzionale ha tenuto davanti a numerose autorità regionali la lectio magistralis dal titolo "Tutela dell’ambiente. Lo abbiamo scritto in Costituzione. Ci riusciremo?" e poi ha firmato la Carta del Gran Paradiso.
A dirlo, questa mattina durante i lavori dell’Osservatorio della qualità dell’ambiente urbano, è stato il ricercatore ambientale dell'Arpa Valle d’Aosta Edoardo Cremonese: "Ci stiamo scaldando, non è mai successo con questa rapidità negli ultimi diecimila anni". Le prospettive - ad usare un eufemismo - non sono rosee, ma le vie d'uscita ci sono.
Non accadeva dal 2019. Il superamento, il primo di quest’anno, è avvenuto giovedì scorso, 21 luglio, tra le 14 e le 21 a Donnas e Pont-Saint-Martin. Può causare asma, tosse, mal di gola e difficoltà respiratorie.
L'Associazione interviene sulla polemica nata a seguito del taglio di un altro dei maestosi cedri dell’area ex Testafochi e chiede al comune di dare più dignità al settore del verde pubblico
Il 12 luglio Alberto di Monaco era stato elitrasportato in quota per portare simbolicamente in vetta il Protocollo d'Intesa di amicizia e salvaguardia del Parco del Gran Paradiso, firmato il giorno prima. Dopo le critiche l'assessore Guichardaz replica: "Non poteva che essere trasportato in elicottero visti i tempi stretti. Questa polemica non so quanto faccia il bene della Valle".
E' l'appello lanciato dal Monte Bianco dalla Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile (RUS), di cui fa parte anche l’Università della Valle d’Aosta, e dal Club Alpino Italiano (CAI) nell'ambito della quarta edizione di "CFC – Climbing For Climate".
“Le nostre aziende, già alle prese con i rincari delle materie prime, con le conseguenze della guerra in Ucraina e con l’instabilità del governo centrale, con questa emergenza siccità si trovano dinanzi ad una crisi economica che per molte rischia di diventare insostenibile” spiegano Alessio Nicoletta e Elio Gasco, presidente e direttore di Coldiretti VdA.
Come già lo scorso anno i tre comuni valdostani si sono confermati nelle speciali classifiche stilate da Legambiente. Per essere "comune riciclone" è necessario avere una produzione pro capite di rifiuti indifferenziati inferiore ai 75 kg/anno.
La proposta prevede che la Regione possa concedere contributi per la predisposizione degli studi di fattibilità e della progettazione delle comunità energetiche, per la loro istituzione e per la realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili.
Al Centro Visitatori del Parco Nazionale Gran Paradiso “Acqua e Biodiversità” di Rovenaud-Valsavarenche è da poco arrivata dalla Danimarca la lontra maschio di un anno Albert
A scriverlo sono Valle Virtuosa ed Eco-Zine, i Comitati La Valle non è una discarica e Valle d'Aosta - 5G ed Ernesto Pison, che criticano la politica europea e quella italiana, dopo l'arrivo ad Aosta di Cingolani. La "ricetta" però c'è, e va dalla riqualificazione energetica all'elettrificazione della ferrovia, passando per "Rifiuti Zero" e l'educazione ambientale.
Fin dal 2012 la Valle d'Aosta "si è dovuta porre come pioniera di un percorso di presa in carico dei rischi di origine glaciale, costituendo un vero e proprio Laboratorio scientifico che riunisce Enti di ricerca ed Università di eccellenza nell’ambito del monitoraggio glaciologico".
A scriverlo in una nota l'associazione ambientalista, che spiega: "Ci pare particolarmente inappropriato sottrarre il progetto di Pila al pubblico dibattito, relegandolo a segrete stanze in cui nessuno, a parte i tecnici, potrà accedere. Chiediamo alla Giunta Regionale di riportare le scelte sul progetto di Pila alla luce del sole”.
La soglia è stata incrementata di oltre il 30% rispetto all’analogo periodo del 2021, spiega l'azienda stessa in una nota. Quest'anno i bacini idrici Cva hanno un livello d’invaso inferiore di oltre il 40% rispetto allo scorso.