Aosta, una mozione apre la strada al nuovo Consiglio comunale dei ragazzi

L’atto, approvato oggi all’unanimità, segna la fine di una sperimentazione tra il Municipio e l’istituzione Saint-Roch, che ha visto vari incontri tra studenti e amministratori. Prossimo step, la modifica del regolamento vigente.
Il Consiglio comunale di Aosta Foto Twitter Comune di Aosta
Comuni

Consiglio comunale dei ragazzi, Aosta vuole riprovarci. Il nuovo tentativo parte da una mozione approvata oggi, giovedì 26 maggio, all’unanimità dall’Assemblea cittadina, per dare gambe ai desideri degli alunni della secondaria di primo grado dell’istituzione “Saint-Roch”. Si tratta della scuola al centro di una sperimentazione stabilita da una delibera dello scorso dicembre che, negli ultimi mesi, ha visto vari incontri tra le classi e gli amministratori del capoluogo.

Le attività condotte sono state illustrate dal presidente Luca Tonino, a nome dell’Ufficio di presidenza (completato dai vicepresidenti Giuliana Rosset e Renato Favre), che ha presentato la mozione odierna. Tra queste, la presenza in classe di eletti per illustrare la “macchina” comunale e il funzionamento del Consiglio, seguita dalla visita in Municipio e all’aula del Consiglio di tutte le classi coinvolte, in più appuntamenti.

Compiute tali iniziative, “abbiamo chiesto alle scuole argomenti per ragionare sulla mozione che avete oggi nelle vostre mani” e “credo che questo possa essere considerato un bell’esempio di democrazia partecipata”, per dare un “esempio di cosa significa aprire un dialogo con pezzi di società che a volte rimane al margine”. Essendo impossibilitati ad intervenire in presenza, perché impegnati in una visita di studio, i ragazzi hanno espresso i loro “desiderata” attraverso dei video.

La classe 3A ha avanzato desideri legati al progetto in atto di riconversione dello stadio “Puchoz”, migliorando lo spazio presente nella struttura (eliminando le porte di calcio a 11 e creando una struttura per il basket). Per parte sua, la 3B ha chiesto l’installazione di panchine in punti strategici della città (da individuare attraverso la somministrazione di questionari alla cittadinanza). La 3C vorrebbe un rinnovo degli arredi scolastici e l’allestimento di una zona “Agorà” nella scuola e, infine, la 3D una sistemazione del cortile esterno della scuola e l’implementazione di alcuni impianti tecnologici.

Istanze recepite nella mozione votata all’unanimità con una previsione diretta relativamente al “Puchoz” e con l’impegno di “inserire, nei prossimi documenti di programmazione comunale, opere di riqualificazione dei plessi scolastici e relative aree di pertinenza”. L’atto odierno è però un primo passo, con il prossimo rappresentato dalla modifica del regolamento vigente (su cui Tonino ha chiesto il sostegno di tutti i gruppi), per ristabilire l’Assemblea consiliare dei ragazzi, coinvolgendo così a pieno titolo gli studenti nel processo democratico.

Nel dibattito sulla mozione, una suggestione in particolare ha accomunato gli interventi del capogruppo di Rinascimento Giovanni Girardini e dei leghisti Bruno Giordano e Sergio Togni: riflettere sull’estendere l’iniziativa alle scuole superiori, vuoi perché gli alunni delle medie sono prossimi al cambio di grado scolastico, vuoi perché è negli adolescenti che si annida verosimilmente la disaffezione alla politica, con una distanza che meriterebbe di essere recuperata dalle istituzioni.

Il vicepresidente Favre (Forza Italia) ha augurato “lunga vita” al progetto, ipotizzando di riproporre anche “Commune à l’école”, mentre uno scenario ancora più centrato sulla gioventù è stato prospettato dal sindaco Gianni Nuti, che ha immaginato la creazione di condizioni di sempre maggior familiarizzazione dei ragazzi con il dibattito democratico, per parlare anche di temi più impegnativi, come la geopolitica, pensando magari di “dedicare loro mezz’ora prima di ogni Consiglio”.

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