“Inammissibili” e “non fondate” le questioni poste da alcuni Tribunali e Tar e dal Consiglio di giustizia amministrativa siciliano sull’obbligo vaccinale introdotto dal governo Draghi nel 2021. La sentenza della Corte Costituzionale è arrivata in serata.
“La Corte ha ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa alla impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiano adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali. – spiega la Consulta in una nota – Sono state ritenute invece non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull’obbligo vaccinale del personale sanitario”.
Allo stesso modo, la Consulta si è espressa per la non fondatezza delle “questioni proposte con riferimento alla previsione che esclude, in caso di inadempimento dell’obbligo vaccinale e per il tempo della sospensione, la corresponsione di un assegno a carico del datore di lavoro per chi sia stato sospeso; e ciò, sia per il personale sanitario, sia per il personale scolastico.”
Nel dicembre del 2021 avevano presentato ricorso al Tar di Aosta contro l’obbligo vaccinale 33 operatori sanitari. I giudici amministrativi avevano però bocciato il ricorso “per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo”.
Dal 1° novembre 2022 è decaduto l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari, l’ultima categoria alla quale era applicato.
4 risposte
Si commenta per libertà di parola e di scelta.
Ma se la cosa lo lascia del tutto indifferente perché deve commentare?
il fatto che alcuni burocrati decidano che sia legale iniettarmi dei sieri non testati e fare di me una cavia mi lascia del tutto indifferente.
E allora perché hai commentato?