Nell’udienza di oggi in Corte d’Assise, sentita la madre di Sohaib Teima, che ha ripercorso i quattro mesi trascorsi da Auriane Laisne in casa sua, nelle Marche. Ha testimoniato anche il fratello della vittima: “mi ha confidato che lui la picchiava”.
L’allarme è stato dato all’ora di pranzo di oggi, martedì 22 luglio. La nebbia in quota ha impedito di arrivare sul luogo dell’incidente in elicottero. Così, ai tecnici del soccorso valdostani (con alcuni colleghi piemontesi) non è rimasto che scalare.
I corpi senza vita di due francesi - una donna di 25 anni e un uomo di 56 anni - sono stati recuperati ieri, sabato 19 luglio, dal Peloton de gendarmerie de haute montagne (PGHM) di Chamonix.
Due alpinisti austriaci, in gruppo con altri compagni, sono precipitati sul versante ovest della montagna del Canton Vallese, non lontana dal confine con l’Italia. La vittima è una donna austriaca di 46 anni.
Dopo aver ricevuto gli atti della Polizia stradale, sugli accertamenti svolti sulla caduta del 19enne Samuele Privitera, la Procura non ravvisa responsabilità di terze parti. Sentito anche, nell’inchiesta, il ciclista che ha assistito alla caduta.
Gioele Bravo perse la vita il 12 febbraio 2020 mentre compiva, con l’istruttore Stefano Baldo (anch’egli deceduto), un volo addestrativo sopra la campagna di Carlentini (Siracusa). L’aereo su cui volavano precipitò e prese fuoco.
La vittima è una cittadina belga di 36 anni. È morta ieri – martedì 15 luglio – dopo essere stata colpita da un masso scivolato su un nevaio nel comune svizzero a pochi passi dal confine con la Valle d’Aosta, mentre scendeva dalla Cabane de Bertol. Il pm ha aperto un'inchiesta.
Lo scalatore era bloccato, appeso su corda nel vuoto. Impossibile avvicinarsi alla parete in elicottero, per il vento, i soccorritori SAV e Sagf hanno scalato lungo la via normale della montagna, liberato l'alpinista e riportato a valle.
L’allarme antincendio è scattato poco dopo le 8 di oggi, lunedì 14 luglio. Sul posto, Vigili del fuoco e forze dell’ordine. Ispezionati i locali, appurando l’assenza di un rogo, il personale ha potuto fare rientro negli uffici.
I dati divulgati durante le celebrazioni di ieri, sabato 12 luglio, a Châtillon. La maggior parte dei denunciati (7) si riferisce all’abbandono o alla gestione di rifiuti non autorizzata. Tra le sanzioni, 27mila euro sono giunti dall’estinzione di reati ambientali.
La cifra emerge da un provvedimento dell’Unità Sanitaria Locale. Della cifra, 194mila euro finanziano il compenso per i medici dell’elisoccorso, mentre 35mila euro andranno alla formazione degli addetti e 4mila in investimenti.
Per il Sindacato, in una nota del segretario regionale Carmelo Passafiume, non sono “state poste in essere iniziative concrete per ascoltare il personale”. La sigla, poi, segnala: oltre 5mila ore di servizio da recuperare.
Due abitanti in un immobile di vacanza si sono rivolti alla giustizia amministrativa rispetto al “degrado ambientale” derivante dalla raccolta rifiuti. I giudici hanno respinto la richiesta di ordinanza cautelare: “il servizio non può subire sospensioni”.
L’uomo aveva chiesto aiuto attorno alle 17 di oggi, venerdì 11 luglio. Le condizioni meteo avverse non hanno però consentito, in prima battuta, di riuscire nel recupero in elicottero. Impossibile avvicinarsi via terra, si è atteso un miglioramento del tempo.