Salta il Concordato del Casinò di Saint-Vincent. La Corte d’Appello di Torino ha accolto i reclami presentati dalle aziende “Elle Claims” (del gruppo Lefebvre) e “Valcolor” di Sarre rispetto all’omologazione della procedura concorsuale. La prima società non era stata ammessa tra i creditori, al momento dell’adunanza al Tribunale di Aosta, nel luglio 2019, mentre l’altra si opponeva alla proposta di rimodulazione del debito avanzata dalla Casa da gioco.
I giudici, presieduti da Renata Silva, hanno quindi revocato il decreto che, ad ottobre dello scorso anno, aveva dato il “via libera” al concordato, condannando inoltre il Casinò a versare alle due aziende le spese di giudizio, valutate in quasi 11mla euro. Secondo la Corte d’Appello, il provvedimento è invalido perché basato su una precedente concessione dei termini per la presentazione del concordato pieno.
La sentenza dispone, inoltre, la trasmissione degli atti al Tribunale di Aosta. La decisione dei magistrati torinesi pone più di una incognita sul futuro del Casinò, per il quale la Procura della Repubblica aveva depositato istanza di fallimento nel novembre 2018, ritenendo strutturale ed irreversibile la situazione di insolvenza dell’azienda. Un atto il cui iter era andato “in pausa” con l’omologazione del concordato, ma che ora torna a galla nell’orizzonte del Tribunale.