E’ giunto, dalla Procura di Aosta, il nulla osta per le esequie di entrambi gli scialpinisti vittime di valanghe nel fine settimana appena trascorso. Nel distacco di domenica mattina al Colle dell’Arp, sul versante di Pré-Saint-Didier, aveva perso la vita il professore universitario 52enne di Torino Marco Neppi Modona. Per le conseguenze dell’essere stata travolta sabato nella valanga all’Arp Vieille, in Valgrisenche, dopo alcune ore in rianimazione al “Parini” era invece morta Emanuelle Sabine Metrot, francese di 52 anni.
Sull’incidente al colle dell’Arp sono ancora attesi in Procura alcuni atti del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Entrèves, per sviscerare ogni aspetto dell’accaduto. Per quanto appurato sinora, l’amico che accompagnava Nappi Modona non si trovava in “posizione di garanzia” rispetto alla vittima. Lo scialpinista defunto risultava anche provvisto di airbag, che era riuscito ad attivare, ed è stato proprio l’amico ad iniziare a disseppellirlo dalla massa nevosa, dovendo però poi spostarsi per attivare i soccorsi, causa la scarsa copertura telefonica nell’area.
In Valgrisenche, sabato a fine mattinata, l’intervento dei soccorritori aveva consentito, in prima battuta, grazie ad un cane da valanga, l’individuazione e l’estrazione da quasi un metro e mezzo di neve del francese di 51 anni, investito assieme alla donna poi deceduta. Dopo le visite in ospedale era stato dimesso. Critiche erano apparse, da subito, le condizioni di Metrot, recuperata in seguito e ricoverata in rianimazione, dov’è defunta. Sull’accaduto, il pm Francesco Pizzato disporrà ulteriori approfondimenti.