Palinodie vince un bando Pnrr per la transizione digitale

La compagnia teatrale è l'unico ente valdostano ad aver ricevuto il finanziamento del bando Pnrr a sostegno delle imprese culturali e creative per la transizione digitale, per un totale di 52mila euro. Il progetto consiste in una sorta di installazione in realtà virtuale dello spettacolo originale "Persino le Montagne più alte".
Palinodie ph Prodoti
Cultura

La compagnia teatrale Palinodie di Aosta è l’unico ente valdostano ad aver ricevuto il finanziamento del bando Pnrr a sostegno delle imprese culturali e creative per la transizione digitale, per un totale di 52mila euro. Si tratta di un bando che ha coinvolto, come si legge nella nota del Ministero della cultura, “micro e piccole imprese, enti del terzo settore e organizzazioni profit e no profit. I soggetti che potranno accedere ai contributi a fondo perduto del Pnrr sono 1.860 di cui 661 dalle regioni del Mezzogiorno e 1.199 dalle altre regioni. Per la prima volta beneficiano delle risorse MiC anche le imprese della moda e dell’artigianato artistico”.

“Abbiamo presentato un progetto di fruizione digitale del nostro spettacolo Persino le montagne più alte. Questa azione vuole creare una sorta di serbatoio permanente di racconti del cambiamento climatico e diventare quindi un’installazione in realtà virtuale dello spettacolo. Il progetto è sicuramente molto lungo e molto complesso, un’idea che per noi ha tanti outpout e che ha il focus di rendere lo spettacolo fruibile anche per chi non lo vede dal vivo. Vogliamo creare dei collegamenti e portare il nostro spettacolo da Persino le montagne più alte, a Melting Mountains” spiega Verdiana Vono, drammaturga e co-direttrice di Palinodie insieme alla regista e attrice Stefania Tagliaferri.

La compagnia teatrale valdostana ha alle spalle diverse esperienze a metà tra il teatro e la tecnologia, come ad esempio: la performance guidata in cuffia all’interno della rassegna estiva Teatri Naturali, ma anche diversi spettacoli teatrali multimediali come Sarajevo Mon Amour ospitato durante la rassegna Prove Generali 2022 e le diverse esperienze fatte durante il Festival Aosta città diffusa, sempre 2022. Il progetto presentato per il bando, però, rappresenta una nuova sperimentazione da parte della compagnia, sicuramente molto complessa e ambiziosa.

 

3 risposte

  1. Ti ringrazio Muzio Purtroppo la Valle d’Aosta è la terra dei contrasti: se una brillante compagnia teatrale vince i fondi PNRR per la transizione digitale, i professionisti (quelli veri) che cercano di portare innovazione e argomenti come la RV in ambito sanitario o I.A rimangono alla porta. Lo dico per esperienza. Potessi parlare…E la sanità valdostana intanto sta andando sempre peggio. Non capisco questa distinzione che fanno…e la politica non si pronuncia…

  2. Anche se opero in un altro ambito (istruzione) mi ritrovo perfettamente nelle parole di Marco. In questa regione tutto si muove in maniera pachidermica, refrattario a qualsiasi proposta innovativa che non sia il déjà vu ammantato di una parvenza di novità. La politica ha un potere enorme e, a meno di non essere particolarmente illuminata, blocca sul nascere progetti che potrebbero anche rappresentare un ottimo biglietto da visita al di fuori della regione ma manca il coraggio, si preferisce andare sul sicuro ma così facendo la realtà valdostana è da decenni sempre tristemente la stessa. E difatti sono scappato.

  3. Allora, in quanto cyberpsicologo professionista di VR è davvero triste ed imbarazzante vedere che sono una compagnia teatrale ha ottenuto i fondi del PNRR. C’è da dire una cosa, da anni sto cercando di capire come mai la Valle d’Aosta non si sia effettivamente evoluta con la ricerca e l”innovazione digitale in ambito sanitario…ho provato a parlare con assessori, direttori sanitari, ho portato progetti e niente. Sempre la solita risposta. Sempre: “Non siamo interessati” o “Le faremo sapere”. Alla fine ho capito. A chi ci governa non interessa progredire, e ciò si vede dai talenti valdostani che scappano.

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