Coronavirus, l’appello di Confcommercio agli esercenti: “fermiamoci tutti”

A scriverlo è il Presidente Dominidiato cha parla di "una scelta difficile e costosa. Sarebbe tuttavia un comportamento consapevole a tutela delle nostre famiglie e dei nostri clienti", in attesa delle misure di tutela che Confcommercio ha chiesto al Governo.
Confcommercio VdA
Economia

“Ci troviamo in una situazione di dichiarata emergenza sanitaria e siamo tutti consapevoli che le regole imposteci dal Governo vanno rigorosamente rispettate”.

Le parole sono di Graziano Dominidiato, Presidente Confcomercio VdA, che chiedi agli esercenti un atto difficile, ma necessario: “Le conseguenze economiche le abbiamo già ampiamente vissute in questi giorni e abbiamo motivo di credere che la situazione non migliorerà in un immediato futuro visto anche il comprensibile timore dei nostri clienti, invitati a non uscire di casa e a utilizzare con parsimonia i consueti servizi. Capiamo quanto amate il vostro lavoro ma vi chiediamo di valutare la possibilità di rinunciare ai vostri interessi valutando l’opportunità di chiudere la vostra attività, fino al 3 aprile 2020, data nella quale avranno termine le misure contenitive di prevenzione”.

“Capiamo che si tratta di una scelta difficile e costosa – prosegue Dominidiato –. Sarebbe tuttavia, a nostro avviso, un comportamento consapevole a tutela delle nostre famiglie e dei nostri clienti, nei confronti dei quali non sempre è possibile garantire l’assoluto rispetto delle misure di contenimento previste dal Governo, come appunto la distanza di un metro tra gli avventori”.

“Siamo tutti in grave difficoltà ed il momento che stiamo vivendo è incerto – continua la nota –, possiamo solo assicurarvi che Confcommercio VdA è presente e che da giorni ai tavoli decisionali sta combattendo per ottenere tutti quegli aiuti che riteniamo indispensabili per tenere vive le nostre attività. Siamo in attesa che le nostre prime richieste poste al Governo vengano accolte, ossia l’attivazione di tutte quelle misure essenziali, indispensabili e improrogabili, quali la sospensione dei versamenti e degli adempimenti di natura burocratica, la sospensione dei pagamenti delle utenze, la moratoria dei contributi previdenziali e assistenziali per imprese, lavoratori autonomi e liberi professionisti e ammortizzatori sociali veloci e retroattivi. Non ultimo stabilire forme di aiuto economico alle imprese nei casi in cui le entrate famigliari dipendano in gran parte dall’esercizio dell’attività”.

Anche perché, conclude il Presidente “l’emergenza sanitaria, prioritaria, viene seguita a ruota dall’emergenza economica. Confcommercio VdA è in prima linea insieme ai propri imprenditori, e non li abbandonerà, fermiamoci tutti al fine di fermare l’emergenza e ripartire, più uniti e più forti. Mi rimetto al vostro senso di responsabilità e sono sicuro che prima di questo mio appello abbiate già deciso in autonomia di chiudere il vostro locale, se non essenziale alla comunità, per dare il vostro contributo in prima persona a questa giusta causa”.

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