Dopo un’estate positiva i rincari preoccupano gli artigiani: “Servono le condizioni per investire”

A dirlo il presidente di Cna Valle d'Aosta Roberto Sapia. Archiviata la stagione estiva, gli artigiani guardano all'autunno con preoccupazione per via dei rincari e della difficoltà di reperimento delle materie prime. Al Governo che verrà, il comparto chiede meno burocrazia e la tutela della peculiarità climatica valdostana per la concessione della cassa integrazione.
Roberto Sapia
Economia

È stata un’estate positiva per il mondo artigiano. A confermarlo sono le associazioni Cna e Confartigianato, che hanno però manifestato forte preoccupazione per il caro energia e per la difficoltà di reperimento delle materie prime in vista dell’autunno alle porte. “Dal mese di maggio il portafoglio ordini delle imprese artigiane è aumentato fino a consentire la piena occupazione – spiega Roberto Sapia, Presidente della Cna Valle d’Aosta – dal mese di luglio i costi dell’energia hanno tuttavia ridotto moltissimo i margini di ricavo a causa dell’aumento medio del 300% dei costi di energia elettrica, con un impatto notevole sul conto economico.

“L’autunno, come spesso viene ricordato in questi giorni, è motivo di preoccupazione per il timore di ulteriori aumenti dei costi energetici ed il conseguente impatto inflattivo sui costi delle materie prime e dei semilavorati – aggiunge Sapia -. Serviranno azioni di contenimento degli aumenti dei costi: da una prima analisi effettuata gli aumenti sono del 300% per i costi dell’energia elettrica, fino al 40% per le materie prime, dal 15% al 20% quello generalizzato degli altri costi di produzione. Permangono invece le difficoltà e i ritardi nella consegna degli ordini. Le nostre aziende, tuttavia, devono essere messe nelle condizioni d’investire, per effettuare interventi strutturali in tema di maggior efficienza e contenimento dei costi energetici delle unità produttive”.

Problematica, quelle dei rincari, che andrà nel prossimo periodo a sommarsi alle chiusure previste del Traforo del Monte Bianco: “La chiusura del tunnel è un problema per l’intera Valle d’Aosta, più che per il mondo artigiano. L’estate che sta terminando fortunatamente ci ha ricordato che la Valle d’Aosta gode del privilegio geografico di essere crocevia d’Europa: i due trafori sono condizione necessaria per la crescita economica e culturale della nostra Regione. Stiamo vivendo un’epoca di grandissimi mutamenti, le infrastrutture esistenti risentono il peso degli anni e del tempo in cui sono state realizzate. La Valle d’Aosta dovrà avere il coraggio di fare scelte strategiche che consentano di essere al pari delle altre Regioni d’Europa”, dice ancora il Presidente Cna.

Tra meno di due settimane si terranno le elezioni politiche e il comparto artigiano ha molte aspettative sul prossimo Governo: “L’idea degli imprenditori artigiani semplice e fortemente condivisa è quella di una burocrazia che sia al passo con gli imprenditori e che vada verso un innalzamento della qualità dei servizi pubblici. Digitalizzazione della pubblica amministrazione attraverso l’interoperabilità delle banche dati pubbliche, avere il più possibile provvedimenti standard e semplificazione dei controlli. Naturalmente il problema del lavoro, la formazione tecnica e professionale, la riduzione del cuneo fiscale. Ai parlamentari valdostani che si troveranno ad affrontare questi temi chiediamo l’impegno a rappresentare la specificità della nostra Regione: per fare qualche esempio, l’applicazione della CIG per i lavoratori dell’edilizia non può essere uguale in Valle d’Aosta cosi come in Lazio e alcune norme ambientali devono essere declinate per il nostro territorio. Demografia e attrattività della Valle d’Aosta sono poi gli argomenti che vorremmo fossero immediatamente presi in carico”.

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