Seppur sacrosanta, come detto a gran voce dagli stessi responsabili, la protesta dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil del comparto pubblico del 9 dicembre scorso è stata snobbata dagli stessi lavoratori. Complice anche lo smartworking in cui diventa più “innaturale” assentarsi dal lavoro per aderire ad uno sciopero, i tassi di partecipazione, soprattutto in alcuni comparti, sono stati pressoché insignificanti.
E’ il caso del comparto della Regione Valle d’Aosta dove ci sono state 18 persone in sciopero su 2.678 dipendenti pari allo 0,6 per cento della forza lavoro. Nulla invece la partecipazione della componente dirigenziale pari a 114 unità.
Più complesso invece il quadro della sanità, comparto al centro delle rivendicazioni sindacali che chiedevano più sicurezza per i lavoratori e un piano di assunzioni. Nella giornata di giovedì 9 dicembre l’Azienda Usl ha registrato 28 assenti tra i 386 medici (il 7,2 per cento), 7 dirigenti dell’area sanitaria e amministrativa su 43 (il 16%) e 631 su 1839 sul personale infermieristico e sanitario (il 34,3%).
I dati delle assenze, però, sottolineano dalla stessa Usl, non corrispondono all’adesione allo sciopero. Le assenze infatti possono essere giustificate con riposi, recuperi, permessi e così via al punto che, in seguito all’elaborazione dei dati, a fine giornata, è emerso che a scioperare in Azienda Usl sono state in tutto 14 persone di cui 1 medico su 386 in organico (0,25%) e gli altri 13 dipendenti del comparto su 1.839 addetti (0,70%).
Percentuali molto basse di partecipazione anche alla sede Inps della Valle d’Aosta: fonti interne parlano di meno del 10% di adesione. Il comparto Istruzione e ricerca, sottolinea invece la Sovrintendenza agli studi, era espressamente escluso dalla giornata di astensione”.
A parziale spiegazione della mancata partecipazione all’iniziativa promossa dai sindacati la possibilità, per i lavoratori dei servizi essenziali della sanità, di aderire indossando l’adesivo “Non mi fermo ma protesto” di cui non sono stati diffusi però numeri a livello regionale. Le funzioni pubbliche Cgil, Cisl e Uil per testimoniare la solidarietà dei lavoratori della Pubblica amministrazione hanno poi invitato gli stessi a donare il corrispettivo di un’ora di lavoro facendo un versamento sul conto IT 37 M 03268 01200 052907331250 ( BANCA SELLA – AG.DI AOSTA) che rimarrà aperto fino al 15 gennaio 2021.
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Ma questi sindacalisti dove vivono? Sono arrivati ieri insieme ai nostri politici romani da qualche pianeta a noi sconosciuto?
Ma cosa vi aspettavate? A forza di difendere amici, parenti e fancazzisti vari (magari amministrativi), quelli che sgobbano in reparto prima o poi si svegliano e vi mandano a stendere. Quando si parla di concorsi e mobilità dove siete?